Pesca illegale: la Commissione Eu denuncia il Camerun come “Paese non cooperante”

La Commissione Eu ha identificato il Camerun come "Paese non cooperante" nella lotta contro la pesca illegale.

Pesca illegale: la Commissione Eu denuncia il Camerun come “Paese non cooperante”

Cartellino rosso per il Camerun. Come dite? I Mondiali in Qatar sono finiti già da un pezzo? Beh, in realtà questa particolare reprimenda non ha nulla a che vedere con il calcio: ci stiamo infatti riferendo alla più recente scelta presa dalle autorità della Commissione europea in materia di lotta alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN per gli amici); che per l’appunto hanno ritenuto opportuno identificare il Camerun come “Paese non cooperante”. Le conseguenze sono piuttosto severe: da questo momento in avanti e fino a un eventuale cambio di programma, infatti, gli Stati membri dell’Unione europea dovranno rifiutare categoricamente l’importazioni di prodotti provenienti dalle attività di pesca del Paese africano, anche se questi dovessero essere accompagnati dai regolari certificati di cattura convalidati dalle autorità nazionali.

Le motivazioni dietro la scelta della Commissione

pescatore

La decisione delle autorità europee è di fatto la mera conseguenza di una lunga serie di negligenze del Paese africano, che negli ultimi due anni sono state a più riprese segnalate dalla stessa Commissione europea. Più precisamente, stando a quanto riportato sul sito ufficiale della Commissione, la notifica più recente risale all’ormai lontano febbraio del 2021, data in cui già venne delineata la possibilità di identificare il Camerun come “Paese non cooperante” in base alla persistenza di gravi carenze.

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Le autorità camerunensi vennero infatti accusate di non essere in grado di garantire un controllo adeguato della flotta peschereccia nazionale e di non aver adottato le misure necessarie per la prevenzione delle attività di pesca INN: il Camerun avrebbe infatti continuato a registrare pescherecci già identificati come INN, mancando allo stesso tempo di monitorare le loro attività.

I prossimi passi, in realtà, sono già stati delineati: la Commissione si impegnerà a proseguire il dialogo con le autorità del Camerun affinché il Paese possa affrontare le carenze individuate, con le sanzioni sopracitate che verranno sollevate solamente in seguito a miglioramenti concreti. Con un valore globale complessivo che oscilla tra i 10 e i 20 miliardi di euro l’anno, la pesca illegale rappresenta una delle più gravi minacce alla sostenibilità delle risorse marine; e la Commissione applica un approccio di tolleranza zero nei suoi confronti.

“Una pesca sostenibile e una migliore governance degli oceani vanno di pari passo” ha commentato a tal proposito Virginijus Sinkevičius, Commissario Eu per l’ambiente, gli oceani e la pesca. “Abbiamo tolleranza zero nei confronti della pesca INN e pertanto la Commissione ha agito con forza oggi dando al Camerun un cartellino rosso. Rimaniamo pronti a continuare il nostro dialogo con il Camerun al fine di affrontare le minacce che la pesca INN rappresenta per la sostenibilità degli stock ittici, delle comunità costiere, della sicurezza alimentare e dei mezzi di sussistenza dei pescatori che rispettano le regole”.