Pesca: l’UE aumenta le quote per il tonno rosso, ma riduce quelle per i gamberi

Novità dall'UE per quanto riguarda la pesca: da un lato aumenta le quote per il tonno rosso, ma dall'altro riduce quelle per i gamberi di profondità.

Pesca: l’UE aumenta le quote per il tonno rosso, ma riduce quelle per i gamberi

Sono in arrivo diverse novità per quanto riguarda il settore della pesca. L’UE, infatti, ha deciso di aumentare le quote per il tonno rosso, riducendo però contemporaneamente quelle per i gamberi di profondità e proteggendo maggiormente le anguille.

Pesca: più quote per i tonni rossi

gamberi

Mentre in Sardegna riprende la pesca dei ricci di mare (possibile solo fino ad aprile. A proposito di ricci: in Puglia qualcuno aveva proposto di sospendere la pesca dei ricci di mare per almeno tre anni, ma qualcun altro aveva fatto notare che, così facendo, si rischiava di aumentare la pesca di frodo), ecco che dall’UE arrivano altre novità.

A inizio novembre, per esempio, la Commissione UE aveva approvato il piano 2021-2017 da 1 miliardo di euro dell’Italia, con anche un fondo da 3 milioni di euro per promuovere la sostenibilità.

Adesso, invece, ecco che l’UE ha deciso di:

  • aumentare le quote per il tonno rosso
  • ridurre le quote per il gambero di profondità. Verranno ridotti del 3% i limiti massimi di cattura per gli stock di gambero viola, gambero rosso e gambero rosso gigante nel Mar Ligue, nel Mar Tirreno, in Sardegna e in Corsica
  • ridurre i giorni di pesca per i pescherecci da traino (inserendo, però, dei meccanismi di compensazione per le imprese). Si parla di una riduzione del 7% dei giorni in pare per i pescherecci da traino (per un italiano su tre sono proprio i pescherecci a rappresentare la principale minaccia per l’ambiente marino) nel mar Mediterraneo occidentale, in modo da proteggere gli stock demersali, cioè quelle specie ittiche che vivono vicine ai fondali (nel Mar Mediterraneo sono più di 30 le specie marine a rischio estinzione). Tale riduzione verrà detratta dagli sforzi 2022. Per quanto concerne le compensazioni, si continuerà ad usare il sistema che dà il 3,5% di giorni aggiuntivi a quei pescherecci che rispettano precisi requisiti
  • vietare la pesca ricreativa delle anguille
  • prolungare da tre a sei mesi la chiusura della pesca all’anguilla (e questo per qualsiasi tipo di attività commerciale)

Tali decisioni sono state prese dai vari paesi UE dopo un negoziato durato 36 ore, volte a decidere il futuro della pesca nel mar Mediterraneo. Al termine delle trattative, si è giunti ad approvare il Regolamento sulle opprotunità di pesca 2023 nell’Atlantico, Mar del Nord, Mediterraneo e Mar Nero. Ma non tutti i paesi intervenuti sono riusciti a raggiungere un accordo. Proseguono, infatti, le trattative con Regno Unito e Norvegia per riuscire a trovare un accordo che soddisfi tutti.