Pesca, nella prima scuola in Europa il 75% di iscritti sono donne

La prima scuola di pesca in Europa si tinge di rosa: su 52 iscritti complessivi, ben 40 sono infatti donne.

Pesca, nella prima scuola in Europa il 75% di iscritti sono donne

La prima scuola di pesca in Europa è soprattutto tinta di rosa: stando ai dati lasciati trapelare da Coldiretti Veneto, che di fatto ha organizzato l’iniziativa didattica in questione, ben 40 aspirati pescatori sono donne contro appena 12 iscritti di sesso maschile. Il percorso formativo ha come obiettivo la formazione dei futuri peccatori attraverso il rispetto di concetti come la conservazione dell’habitat, la sostenibilità ambientale e il potenziamento dei flussi turistici: delle 40 donne coinvolte 30 hanno dichiarato di avere (o di ottenere nel breve periodo) un ruolo fondamentale nella gestione di un’impresa nell’ambito della pesca, e hanno pertanto intenzione di seguire le lezioni per ricevere una formazione adeguata.

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“Molte sono donne che in questi anni hanno preso in mano il lavoro del marito o del papà e vogliono essere pronte ad una passaggio generazionale” spiega la coordinatrice Sara Morbin: poiché il mestiere del pescatore viene tradizionalmente tramandato di generazione in generazione, si rischia che senza corsi didattici di qualità rimanga un’opportunità per i soli figli o parenti di pescatori (un discorso che già affrontammo nell’ambito del corso per la riparazione di reti da pesca a Cesenatico). A tenere lezione, infatti, sarà proprio un gruppo di pescatrici professionali e imprenditrici del settore ittico – come Sonia Barchielli, direttrice della Cooperativa Labronica Motopescherecci di Livorno e unica donna in Italia a gestire un mercato ittico.

“Le rigide normative emanate per contenere la pandemia ci hanno spinto ad affinare l’ingegno per consentire la prosecuzione dell’asta del pescato giornaliero” ha raccontato la stessa Barchielli “prima dell’epidemia il 70% del pescato veniva acquistato e portato fuori regione, oggi resta in Toscana. I pescherecci rientrano in porto alle 16.30 circa. Noi sorteggiamo l’ordine di partecipazione per ciascuna barca. Dopodiché alle 17.05 prende il via l’asta, al rialzo, con le cassette piene di pesce che passano sul nastro mobile dentro la sede della Cooperativa. Tutto in diretta streaming. Gli acquirenti si collegano mediante una app con codice di accesso. Finita l’asta i clienti passano subito a ritirare il pescato, o lo lasciano in deposito nelle nostre celle frigo per presentarsi la mattina dopo per prenderlo. Il pagamento è possibile sempre on line subito con carta di credito”.