Pompei: sembra una pizza l’ultimo affresco ritrovato

In una casa di Pompei è stato rinvenuto un affresco raffigurante una pietanza che assomiglia a una pizza.

Pompei: sembra una pizza l’ultimo affresco ritrovato

È lei o non è lei? La somiglianza c’è tutta, non c’è ombra di dubbio, e anche il semplice dato geografico – ci troviamo a una manciata di chilometri da Napoli, dopotutto – pare voglia spingerci in questa direzione: l’affresco in questione è una pizza. Siamo tra le rovine di Pompei, dove nell’atrio di una casa già parzialmente scavata più di un centinaio di anni fa, recentemente tornata coinvolta nei lavori della zona, è stato trovato un curioso affresco raffigurante del cibo – una focaccia, melograni, datteri e altra frutta, un calice di vino rosso; tutto poggiante su di un vassoio. E la pizza?

L’affresco della pizza a Pompei

pizza

Ci dispiace rovinare l’illusione in maniera così brusca, ma d’altronde qualcuno dovrà pur farlo – no, naturalmente non si tratta di una pizza, per quanto all’occhio dell’osservatore moderno (magari condizionato, come abbiamo accennato in apertura di articolo, anche dalla vicinanza a Napoli) possa sembrare tale. Grande delusione, lo sappiamo, un po’ come quando si scopre che il Babbo Natale che vi tiene in braccio in una foto di quando eravate piccoli era in realtà lo zio travestito.

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La “pizza non pizza” nell‘affresco di Pompei, nonostante sia manchevole di alcuni degli ingredienti più caratteristici come il pomodoro o la mozzarella, potrebbe tuttavia essere un lontano antenato del piatto come lo conosciamo oggi: la lettura proposta dal direttore del Parco Archeologico, Gabriel Zuchtriegel, è che si tratti di un dono ospitale. “Potrebbe essere giocato sul fatto della semplicità” ha spiegato l’esperto a tal proposito. “Il cibo è essenzialmente agricolo, povero; ma servito con un prezioso vassoio di argento e un calice di argento. È lo stesso gioco che troviamo anche nella poesia o nella letteratura dell’epoca, dove si parla di questi doni ospitali, di queste offerte, in un contesto molto sofisticato per tornare alle origini semplici e frugali”.

In questo senso l‘affresco della pizza – rassegnatevi: ormai, per il bene comodità, lo battezzeremo così -, trovato come accennato nell’ambito dei nuovi scavi nell’insula 10 della Regio IX a Pompei, rappresenta un duplice ritorno alle origini: per chi l’ha dipinto con il significato spiegato dal direttore Zuchtriegel, mentre per noi, affamati e curiosi e golosi abitanti del secolo ventunesimo, uno sguardo sulla pietanza che, molto probabilmente, ha fatto da antenato alla pizza come la conosciamo oggi.

Niente da fare, dunque – a Pompei non mangiavano la pizza, o perlomeno non come la possiamo intendere noi. Una cosa, tuttavia, pare rimasta intatta: il gusto per l’aperitivo.