Quella volta che Zohran Mamdani girò un video rap con una leggenda della cucina indiana

La fulminante campagna elettorale di Mamdani ha avuto il cibo come elemento centrale: una passione che il neo-sindaco di New York aveva dimostrato anche nella sua carriera da rapper.

Quella volta che Zohran Mamdani girò un video rap con una leggenda della cucina indiana

La storica vittoria di Zohran Mamdani nell’elezione a sindaco di New York City sta, come previsto, suscitando forti reazioni, e se e come la città cambierà è ancora tutto da vedere. Una cosa però è certa: la sua ascesa senza precedenti sta cambiando la scena culinaria della città, spingendo residenti e viaggiatori a esplorare nuovi quartieri e a diventare “foodies” più avventurosi.

Mamdani ha costruito gran parte della sua campagna sul cibo, sostenendo costantemente le gemme nascoste a conduzione familiare nei quartieri più periferici, lontane dalle classiche rotte turistiche: e il suo ruolo di food influencer non è sfuggito alla BBC che ha dedicato un approfondimento sul lato gourmet del nuovo sindaco di NYC.

Mr. Cardamom, il rapper gourmet

mamdani Madhur Jaffrey

Molto prima di entrare in politica e di utilizzare lo slogan “Roti and Roses” per la sua candidatura all’Assemblea dello Stato di New York nel 2020, Mamdani utilizzava il suo amore per il cibo per comunicare con gli abitanti della Grande Mela: ai tempi in ci era un rapper noto con il nome di Mr Cardamom. Fu in questa veste che Mamdani girò un video musicale insieme alla leggenda della cucina indiana Madhur Jaffrey, all’interno di una kebab house nel Queens.

Madhur Jaffrey, la donna al centro di questo insolito incontro culinario-musicale, è una vera leggenda della cucina indiana, celebrata in tutto il mondo. Nata nell’India pre-Partizione nel 1933, Jaffrey ha dimostrato di possedere diversi talenti, con una carriera che spazia dalla recitazione al giornalismo gastronomico, ed è certamente un nome familiare per chiunque abbia un debole per la cucina dell’Asia del , che avrà sul suo scaffale almeno uno dei suoi oltre 30 libri di cucina.

Sulla ristorazione italiana rovinata dal turismo il New York Times ha ragione da vendere Sulla ristorazione italiana rovinata dal turismo il New York Times ha ragione da vendere

Jaffrey è nota per aver agito da ambasciatrice culturale, documentando e realizzando ricette e tradizioni indiane per il pubblico americano. La sua importanza è sottolineata da figure come il premio Nobel Abhijit Banerje, che ha raccontato come imparò a cucinare indiano: “comprai il suo libro, “An Invitation to Indian Cooking”, e lo seguii con una certa diligenza. Ed è così che ho imparato a cucinare indiano”. Jaffrey ha dedicato la sua carriera a sfatare i malintesi sulla cucina indiana, spiegando che quando iniziò a scrivere, “lo chiamavano sempre ‘curry’, e una polvere di curry finiva in tutto, facendo in modo che tutto avesse lo stesso sapore”. Per Jaffrey, l’essenza sta nella complessità: “il cibo indiano non è uno o due ingredienti. È la combinazione! La magica combinazione degli ingredienti in ogni piatto fa il cibo indiano”.

L’incontro tra l’allora rapper Mr Cardamom e la leggenda culinaria in una “kebabbaro” del Queens riflette l’approccio popolare che Mamdani ha portato alla sua campagna politica: Mamdani sostiene con forza i ristoranti che ama, come Kabab King a Jackson Heights, e la sua passione non sembra posticcia. Come ha notato Priya Kirshna, reporter del New York Times: “è un tipo a cui piace essere un habitué dei suoi posti preferiti e che sostiene davvero quelle attività commerciali. Ciò che mi ha colpito è che ama il cibo in un modo piuttosto autentico”.

I vini della famiglia Trump non sono piaciuti al New York Times I vini della famiglia Trump non sono piaciuti al New York Times

Sostenendo questi locali, Mamdani sta mettendo sulla mappa attività che sono lontane dai luoghi di tendenza di Manhattan, e la sua influenza è notevole: dopo che il futuro sindaco ha menzionato i suoi preferiti in un video, i proprietari di Pye Boat Noodle hanno confermato: “dopo quell’intervista, abbiamo visto subito più clienti”. Hanno aggiunto che “non si vedono molti candidati menzionare i luoghi locali fuori Manhattan. Ci sono così tanti piccoli negozi di cibo di diverse culture in tutta New York. Uno come lui può sicuramente dimostrare che qui a New York non ci sono solo posti grandi e lussuosi”.

Come Mamdani amministrerà la città dopo una vittoria fulminante che ha provocato reazioni scomposte nientemeno che dal Presidente Trump, fino alla comunità ebraica newyorkese, è ancora tutto da vedere, ma la sua strategia elettorale, moderna e astuta, ha dimostrato ancora una volta il ruolo del cibo come mezzo di comunicazione, ancora di più in una metropoli così diversificata.