Regno Unito, alcuni supermercati hanno già rimosso i razionamenti a frutta e verdura

Diversi supermercati del Regno Unito hanno rimosso i limiti di acquisto a frutta e verdura: la carenza pare sia stata risolta.

Regno Unito, alcuni supermercati hanno già rimosso i razionamenti a frutta e verdura

Emergenza rientrata? Ancora un po’ presto per dirlo, a onore del vero. Ci stiamo naturalmente riferendo a quanto sta accadendo nel Regno Unito, dove nel corso delle ultime settimane i sudditi di Re Carlo si sono trovati a dover fare i conti con una netta carenza di frutta e verdura fresca, pomodori in primis. Riassumiamo un poco quanto lasciato trapelare dai media d’Oltremanica: il problema è fondamentalmente legato alla dipendenza del Regno Unito dalle importazioni di tali prodotti nel periodo freddo dell’anno. I principali partner commerciali, Spagna e Marocco in particolare, sono stati colpiti da condizioni meteorologiche avverse che hanno compromesso i raccolti; mentre la produzione interna, tradizionalmente limitata alla serre, è rimasta mutilata dai costi energetici troppo alti. Il risultato? Scorte così scarse che diverse catene di supermercati hanno ritenuto opportuno introdurre restrizioni sulle vendite dei prodotti più sensibili.

Il Regno Unito e la carenza di frutta e verdura: il problema della domanda e dell’offerta

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L’ultimo player della Grande Distribuzione Organizzata a unirsi alla lista fu Lidl, che introdusse un limite di acquisto di tre soli articoli per cliente per quanto rigarda peperoni, pomodori e cetrioli. Al di là delle evidenti difficoltà implicite – le scorte, come accennato poche righe fa, cominciavano a scarseggiare un po’ dappertutto – a spingere i piani alti della società ad adottare una misura di questo genere è stato un repentino e massiccio aumento della domanda.

Regno Unito, nei ristoranti pizza e pasta in bianco a causa della carenza di pomodori Regno Unito, nei ristoranti pizza e pasta in bianco a causa della carenza di pomodori

In altre parole i clienti britannici avevano preso a evitare i supermercati che imponevano restrizioni – una lista che comprendeva già nomi del calibro di Tesco, Alsi, Asda e Morrisons – e a visitare con sempre maggiore frequenza quelli che invece permettevano una spesa libera. Un’illusione, quest’ultima, che tuttavia si è rapidamente estinta con l’adozione di un atteggiamento più cauto da parte della stessa Lidl.

Ora, tuttavia, pare che la tempesta si stia per calmare. Aldi ha dichiarato nella giornata di sabato 11 marzo la rimozione a ogni tipo di limite di acquisto su frutta e verdura, seguendo l’esempio di Lidl, Asda e Morrisons che avevano addirittura giocato di anticipo.

“Da lunedì, Aldi rimuoverà tutte le restrizioni all’acquisto di prodotti freschi” ha comunicato il colosso della Grande Distribuzione tramite una nota stampa. Insomma, pare che le autorità di settore avessero ragione a invitare i consumatori britannici a pazientare per appena qualche settimana: “Ci vorranno almeno un paio di settimane per recuperare il flusso di forniture” aveva commentato con ottimismo James Bailey, direttore esecutivo della catena di supermercati Waitrose. “Giusto il tempo di permettere al resto del mondo di raggiungere la stagione per la crescita degli ortaggi”.