Poco importa se sei l’icona del fast food – le mani dell’inflazione arrivano ovunque. McDonald’s si è infine piegato alla pressione crescente sui costi di produzione e, per la prima volta in 14 anni, ha deciso di alzare il prezzo il suo cheeseburger: il colosso dagli archi dorati (e azzurri) ha infatti recentemente affermato che nei suoi ristoranti del Regno Unito alcuni articoli avrebbero subito aumenti di prezzo tra i 10 e i 20 pence – facendo decollare il costo di un cheeseburger da 0.99£ a 1,19£. Spiccioli? Forse – ma ve lo immaginate se i Goleador dovessero costare 15 centesimi?

Le Terre della Regina si stanno di fatto trovando a fare i conti con quello che pare sempre più un periodo di recessione, e lo stesso McDonald’s ha imputato gli aumenti in questione ai costi crescenti per carburante, energia e ingredienti: “Comprendiamo che qualsiasi aumento dei prezzi non è una buona notizia” ha scritto ai clienti l’amministratore delegato di McDonald’s nel Regno Unito e in Irlanda, Alistair Macrow “ma abbiamo ritardato e ridotto al minimo questi cambiamenti il più a lungo possibile”. Tra gli altri articoli colpiti ci sono i pasti per la colazione, caffè grandi, le scatole di McNugget e gli upgrade da porzioni medie a grandi: importante notare, per di più, che se il prezzo di un cheeseburger di McDonald’s fosse aumentato in linea con l’attuale tasso di inflazione, costerebbe 1,42£.
Fonte: BBC