Regno Unito: ristorante inserisce nel menu lo scoiattolo fritto, ma il web non apprezza

Un ristorante di Manchester, Regno Unito, ha inserito nel suo menu lo scoiattolo fritto: le reazioni sono state contrastanti.

Regno Unito: ristorante inserisce nel menu lo scoiattolo fritto, ma il web non apprezza

Peperonata alle otto del mattino e a mezzogiorno topi morti? Beh, più o meno – facciamo a mezzogiorno scoiattolo fritto. Un ristorante situato in quel di Manchester, Regno Unito, ha recentemente aggiunto al proprio menu un piatto a base di scoiattoli che ha suscitato un certo scalpore. Il locale, scrive il New York Post, si chiama Street Urchin ed è apparentemente famoso per avere un menu in continua evoluzione. Il che, ci teniamo a sottolinearlo, è assolutamente lodevole: cambiare frequentemente la propria offerta di piatti è un ottimo modo per evitare che la squadra in cucina rimanga alienata dal proprio lavoro e allo stesso tempo attirare nuovi clienti potenzialmente incuriositi dalle nuove proposte. Lo scoiattolo fritto, tuttavia, pare abbia superato un limite invisibile.

Che poi, con che vino lo accompagnereste lo scoiattolo fritto?

Battute a parte, bisogna ammettere che la presentazione del piatto è di tutto rispetto. Lo scoiattolo è “servito con crostini di pane alla nocciola boujee”, del “pesto di ortiche” e abbinato “un cassoulet cremoso di garretto di prosciutto”, per un prezzo di 22,50 sterline (equivalenti grossomodo a 25 euro e una manciata di centesimi).

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I nostri lettori più curiosi potranno chiedersi di quale scoiattolo si tratti: il Regno Unito, d’altronde, ospita due diverse specie – lo scoiattolo rosso eurasiatico (Sciurus vulgaris) e lo scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), con quest’ultimo che, pur non essendo originario di questo particolare angolo di mondo, è nettamente più diffuso con circa 2,5 milioni di esemplari (contro gli appena 140 mila di scoiattoli rossi eurasiatici).

Avrete dunque certamente potuto intuire che la nostra pietanza è a base di scoiattolo grigio, decisamente più facile da reperire. D’altronde, è bene notare che la legge del Regno Unito permette ai suoi cittadini di cacciare o intrappolare gli scoiattoli selvatici, anche se a onore del vero non vengono comunemente serviti come alimento.

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Proprio qui giace la cosiddetta pietra dello scandalo: lo scoiattolo appartiene a quel gruppo di animali che non siamo abituati a ritrovarci nel piatto (troppo carino? Troppo selvatico? A voi la scelta), quando in realtà siamo tranquillamente più disposti ad accettare che suini e bovini vengano macellati dopo una vita passata nella restrizione degli allevamenti intensivi.

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Eppure, nonostante la diffidenza innata, il piatto ha saputo raccogliere anche qualche reazione incoraggiante: “Sembra molto interessante” ha detto un cliente. “Sicuramente ci proverei”. Altri, dopo averlo provato, hanno raccontato di avere trovato una certa somiglianza con un alimento più convenzionale: “Sa di pollo!” ha spiegato la commensale Deanna Thomas. Che poi, com’è che in questi casi l’alimento “stravagante” sa sempre di pollo?