Ristorante a Padova invita Roberto Speranza, ma ottiene recensioni negative

Il ristorante Strada Facendo di Padova invita Roberto Speranza, ma riceve false recensioni negative dai no vax.

Ristorante a Padova invita Roberto Speranza, ma ottiene recensioni negative

In tempi di pandemia, no vax e no green pass succede anche questo: il ristorante di Padova Strada Facendo decide di invitare nel locale Roberto Speranza, ministro della Salute. L’occasione è quella della festa provinciale di Articolo Uno. Solo che il ristorante finisce con l’ottenere recensioni negative solo per il fatto di aver invitato Speranza.

Il ristorante Strada Facendo si trova in via Chiesanuova, nella zona occidentale della città. È stato aperto nel 2016 da don Luca Favarin e dal consigliere comunale Stefano Ferro, fondatori anche della cooperativa sociale Percorso Vita, a sua volta attiva sin dal 2012 per quanto riguarda l’accoglienza dei profughi.

Molti profughi, in attesa di ottenere lo status di rifugiati, lavorano nel locale. Inoltre nel ristorante vengono spesso organizzati incontri con svariati personaggi e personalità anche su temi di importanza sociale. Così il 2 settembre ecco che hanno deciso di invitare Roberto Speranza.

Roberto Speranza

Solo che ai “leoni da tastiera” la cosa non è piaciuta che hanno cominciato a pubblicare i soliti commenti relativi alla dittatura sanitaria e via dicendo. Non paghi, hanno anche pubblicato recensioni negative (false ovviamente) per quanto riguarda il ristorante, reo di ospitare la festa di Articolo Uno e il ministro Speranza.

Don Favarin parla di una “vicenda molto grave”: oltre alle recensioni negative pubbliche, infatti, ci sono anche diverse chat private di Telegram in cui i no vax e no green pass parlano male del locale, invitando tutti a boicottarlo e dandosi appuntamento per giovedì sera per protestare contro Speranza.

Secondo il sacerdote, questo è un fenomeno molto pericoloso: dalle manifestazioni di piazza si è passati alla caccia all’uomo. E decide di rispondere così a quelli che considera dei “terrapiattisti da strapazzo”: “Io sono favorevole sia all’obbligo vaccinale che a quello di possedere il Green Pass per entrare in qualsiasi luogo al chiuso, chiese comprese”.