Ristorante di Roma vieta l’accesso ai minori di 14 anni: “Colpa dei genitori”

Un ristorante a Roma ha vietato l'accesso ai minori di 14 anni: per colpa dei genitori, i bambini corrono dappertutto disturbando i clienti e creando rischi per i camerieri.

Ristorante di Roma vieta l’accesso ai minori di 14 anni: “Colpa dei genitori”

Nuova giornata, nuova polemica. Mentre c’è chi ancora critica il bagno nel Prosecco di Guè Pequeno, ecco che torna in auge una vecchia diatriba che tanto piace agli “indignati” seriali del web: a Roma un ristorante ha vietato l’accesso ai minori di 14 anni. Il motivo? Tutta colpa dei genitori.

Il ristorante è l’Oasi Marina di Pino Milucci. Il locale sorge nel quartiere di Villa Gordiani a Roma. Qualche giorno fa, sulla pagina Facebook del ristorante è comparso questo post:

Nostro malgrado ci vediamo costretti a non accettare prenotazioni con bambini o ragazzi inferiori ad anni 14. Non ce ne vogliate ma è colpa di tanti genitori che non sono tali.

Posted by Ristorante Oasi Marina on Thursday, July 22, 2021

Da lì si è scatenato l’inferno mediatico. Andando a leggere i commenti c’è chi plaude alla decisione del ristoratore, dai clienti stanchi dei bambini che corrono e urlano per tutta la sera nel locale, passando anche per i camerieri che ogni volta rischiano di far cadere piatti sempre per via dei bambini incapaci di stare seduti al loro posto.

C’è poi chi critica la sua decisione, solitamente si tratta di genitori che polemizzano su questa discriminazione (curiosamente precisando sempre che i loro figli sono beneducati e che sono quelli degli altri i maleducati) e c’è chi si pone nel mezzo, dando ragione sia al ristoratore che a chi si sente discriminato. Il tutto condito poi dalle consuete minacce di “Allora io non vengo più nel tuo locale” e da recensioni negative.

Pino Milucci ha così deciso di motivare con un’intervista a RomaToday il perché della sua decisione. Il ristoratore ha spiegato che è stata una scelta su cui ha riflettuto a lungo, ma alla fine è dovuto capitolare: non era più possibile andare avanti con bambini che corrono fra i tavoli urlando, il tutto nella totale noncuranza dei loro genitori.

Milucci ha lavorato per 15 anni per un importante locale di Capri, ha tutta l’esperienza che gli occorre e ha deciso di mettere al primo posto il benessere dei clienti che, soprattutto nel corso dell’ultimo periodo, venivano disturbati di continuo.

Milucci ha poi sottolineato che questo segnale è diretto soprattutto a quei genitori che “non hanno rispetto per gli altri”. Il risultato del suo post? La pagina del ristorante si è trasformato in un’arena dove si scontrano chi è a favore e chi non tollera questa decisione. E qualcuno lo ha accusato anche di razzismo, cosa che il ristoratore trova davvero assurda.

Il ristoratore ha poi chiuso il suo discorso facendo notare una cosa interessante: chi si è indignato maggiormente e ha montato la polemica non li conosce direttamente e non è mai neanche andato a mangiare nel suo ristorante. Conclude poi sostenendo che il ristorante sarà sempre aperto per tutte le persone educate: lui non ha intenzione di fare nessun passo indietro.