Ristoranti: cliente alla riapertura paga due mesi di pranzi non consumati

Un cliente abituale si siede al "suo" tavolo di un bar-ristorante e, a fine pasto, lascia 500 euro: l'equivalente di due mesi di pranzi che avrebbe consumato se non ci fosse stato il Coronavirus.

Ristoranti: cliente alla riapertura paga due mesi di pranzi non consumati

Un bar ristorante appena riaperto ha avuto una bella sorpresa: una cliente è arrivata e ha deciso di pagare due mesi di pranzi non consumati durante la chiusura forzata.

È successo a San Donà di Piave, in provincia di Venezia, a un bar che aveva appena riaperto dopo il lockdown. Una delle sue clienti abituali, che lavorava in zona e che era solita fare lì la sua pausa pranzo, è tornata alla riapertura a fare un saluto ai proprietari. Dopo aver pranzato come sempre ha deciso di donare al locale la cifra equivalente ai pranzi che avrebbe consumato in questi due mesi, se non ci fosse stato il Coronavirus di mezzo. In fondo, quei soldi erano già a budget per mangiare fuori, deve aver pensato la gentile benefattrice, che ha lasciato di sasso i proprietari.

La cliente – raccontano ai proprietari – si è seduta al suo solito tavolo per pranzo, e alla fine ha lasciato una busta contenente circa 500 euro, che secondo il suo calcolo approssimativo erano quello che avrebbe speso in questi mesi. Lei, infatti, ha continuato a lavorare, mentre il suo bar ristorante di fiducia è rimasto forzatamente chiuso.

Una storia positiva, che ricorda quella della mancia enorme (500 euro) lasciata in un bar della provincia di Perugia da un cliente abituale arrivato a prendere un caffè nel giorno della riapertura.

[Fonte: Il Gazzettino]