Sembra che in Texas sia stata fatta una proposta di legge che prevede una multa per ristoranti e bar che ospitino eventi drag in presenza di bambini. In realtà la legge interesserebbe tutte le aziende, incluse quelle del settore della ristorazione, che decidano di organizzare o ospitare eventi drag e che tali eventi si svolgano in presenza di bambini.
Texas: stop agli eventi drag in presenza di bambini in bar e ristoranti?
Il disegno di legge in questione è quello identificato come Senate Bill 12 (SB12) ed è solo uno dei tanti relativi ai progetti anti-drag in voga al momento in Texas. Per esempio, ci sarebbe anche il decreto legge SB1601: in questo caso le biblioteche municipali che ospitano eventi con le drag queen vedrebbero tagliati i fondi statali.
In teoria la commissione per gli affari statali del Senato del Texas dovrebbe riunirsi oggi per decidere sulla questione. Se la SB12 passerà, ecco che i proprietari delle attività commerciali del Texas potranno essere multati se permettono “esibizioni con orientamento sessuale” (quindi inclusi gli spettacoli drag) in presenza di persone di età inferiore ai 18 anni o se tali esibizioni avvengono su suolo pubblico.
Si parla di una multa di 10mila dollari a infrazione. Fra le esibizioni oggetto del divieto figurano tutte le esibizioni visive dove la persona è nuda, dove un artista maschio si esibisce vestendosi da donna o dove una donna si veste da uomo o dove chi canta, danza o si esibisce in altro modo utilizzi vestiti, trucco o altri indicatori fisici in modo da far “appello al pruriginoso interesse per il sesso”. Parole di chi ha scritto la legge, ci teniamo a specificarlo.
Secondo la proposta di legge, tutte le esibizioni di cui sopra rappresentano “un’attività erotica, lasciva, anormale, malsana, degradante, vergognosa o di morboso interesse per la nudità e il sesso”.
In teoria la legge non si applica ai locali riservati alle persone di età superiore ai 21 anni. Tuttavia è indubbio che ci siano molti ristoranti per famiglie che ospitano regolarmente eventi drag. Inoltre la proposta è stata modificata: quella di gennaio, infatti, era ancora più restrittiva e avrebbe finito con l’includere anche la recitazione, inserendo nel calderone anche teatri, televisione e cinema. Come sottolineato da associazioni come la Actort Equity Association, questo progetto di legge avrebbe, di fatto, vietato di recitare. Non è però stato portato avanti. Quello che è andato avanti, invece, è quello relativo a ristoranti, bar e locali vari.