Torniamo a parlare di ristoranti grazie alla Fipe, la quale ha fatto un appello a ristoratori e esercenti affinché appendano la locandina dell’app Immuni nei loro locali. La Federazione ha deciso di promuovere, di concerto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la diffusione e l’uso dell’app Immuni.
Fipe ha spiegato che dopo mesi alquanto difficili per la categoria, ha ritenuto fondamentale promuovere tutte le iniziative utili a evitare una nuova riattivazione della pandemia con conseguente lockdown. Secondo gli esperti, in quest’ottica è fondamentale l’attività di tracciamento di eventuali focolai per cercare di bloccare l’ulteriore diffusione del virus e evitare misure più drastiche (traduci con: nuovo lockdown e blocco del lavoro).
Fipe ha poi ricordato a tutti come funziona l’app Immuni. Se un utente che ha scaricato l’app risulta positivo, Immuni, rispettando la privacy, avvisa della positività tutti gli altri utenti dotati dell’app che siano venuti in contatto col positivo (ovviamente senza fare nomi e cognomi). Questo serve per aiutare l’indagine epidemiologica e bloccare tutti i potenziali contagiati.
Il concetto è che più italiani avranno l’app sul cellulare, più il tracciamento dei positivi sarà efficace. Fipe ha specificato che l’app non può in alcun modo ottenere dati che identifichino l’utente, quindi non potrà sapere nome, cognome, data di nascita, indirizzo, telefono e email dell’utente. L’unica cosa che fa è informare se c’è stato contatto fra utenti potenzialmente positivi, senza sapere però chi siano questi utenti o dove sia avvenuto il contatto fra i due. L’utente che è entrato accidentalmente in contato con un positivo riceverà un avviso dall’app e relative istruzioni su cosa fare (in pratica contattare il proprio medico).
Ma cosa c’entra in tutto questo la locandina di cui parlavamo all’inizio? Semplice: se tramite il proprio cellulare si inquadra il QR code presente su di esso, si viene indirizzati al sito ufficiale dell’app Immuni dal quale scaricare l’applicazione.