Ristoranti: in Svizzera il 90% sta lavorando in perdita

Nove ristoranti su dieci attualmente dichiarano in Svizzera di lavorare in perdita, e per questo chiedono norme meno restrittive.

Ristoranti: in Svizzera il 90% sta lavorando in perdita

In Svizzera il 90% dei ristoranti sta lavorando in perdita in questo momento. Ad affermarlo è un’inchiesta svolta da GastroSuisse dall’11 al 18 maggio, alla quale hanno risposto 3172 operatori del settore.

La Svizzera aveva iniziato a riaprire i ristoranti già il prossimo 11 maggio, fornendo anche un esempio di quali potevano essere le possibilità per la Fase 2 della ristorazione, in un momento in cui in Italia regnava ancora la più totale confusione sul tema.

Così è in effetti stato, visto che le regole attivate in Italia per la riapertura della ristorazione assomigliano molto alle normative svizzere. Evidentemente, però, per i nostri cugini la riapertura non è andata come si sperava.

Nove ristoranti su dieci prevedono infatti di lavorare in perdita, e – fanno sapere – il fatturato medio della prima settimana di apertura è del 60% inferiore a quello dello scorso anno nello stesso periodo.

La motivazione principale della riduzione degli incassi, secondo gli intervistati da GastroSuisse, è la diminuzione dei coperti disponibili dovuta all’obbligo di distanziamento dei tavoli. Per questo molti ristoratori chiedono, anche alla luce di dati sulla diffusione del virus che sembrano sempre più confortanti, di rivedere le norme che attualmente obbligano i gestori dei locali – così come avviene anche in Italia – a diminuire il numero dei coperti.

[Fonte: Swissinfo]