Secondo le stie di Fipe-Confcommercio, saranno 4.4 milioni gli italiani che, il giorno del 25 dicembre, sceglieranno di andare a mangiare nei ristoranti per un Natale fuori casa. Tuttavia Fipe frena i facili entusiasmi: ci saranno probabilmente meno clienti del previsto e molte cene aziendali sono già state disdette.
Rispetto al 2019, a causa dello stato di incertezza provocato dalla pandemia da Covid-19, ecco che le previsioni parlano di un calo di 500mila unità per quanto riguarda la clientela. Inoltre solo il 64,1% dei ristoranti rimarranno aperti il giorno di Natale.
Ancora non è ben chiaro come andrà questo Natale. Da una parte c’è un evidente peggioramento dell’emergenza sanitaria, con nuove regioni che da lunedì probabilmente passeranno in zona gialla (Friuli, Calabria e Bolzano rimangono gialle, Liguria e Trento di sicuro diventeranno gialle e Marche e Veneto sono ancora in bilico), mentre dall’altra parte abbiamo la questione del super green pass.
Il 48,1% dei ristoratori intervistati prevede che tutto ciò causerà un notevole impatto sulle prenotazioni, mentre il 12,4% preferisce non fare ipotesi. Quello che è certo è che stano arrivando le prime disdette, segnalate al momento dal 4,4% degli esercenti.

Per 6 ristoratori su 10, le aspettative continuano, però, a rimanere positive, mentre il 30% dei gestori non vede molte speranze per questo Natale.
L’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio ha ricordato che dicembre è un mese delicato per il settore della ristorazione: da solo vale il 10% del fatturato dell’anno. In questo 2021 si è ancora lontani dai livelli pre-Covid: le previsioni per il mese parlando di 7,1 miliardi di euro contro gli 8,8 miliardi del 2019, con un calo del 19,4%. Su di esso di sicuro pesano sia le misure restrittive intraprese dal Governo, sia il calo dei flussi turistici internazionali, senza dimenticare la diminuzione degli eventi aziendali e delle attuali cancellazioni.
Fipe parla poi anche della previsione di spesa degli italiani per il menu di queste feste natalizie: nel 2019 er di 56 euro, adesso di 60 euro in media. Nel 13,7% dei locali sarà possibile spendere meno di 40 euro, nel 42,7% dei casi la spesa salirà fra i 40 e i 60 euro, mentre nel 43,6% dei ristoranti saranno superati i 60 euro. Il tutto per una spesa complessiva degli italiani di 266 milioni di euro.
A dominare anche quest’anno saranno i menu a prezzo fisso: il 78,8% dei ristoratori ha scelto questa formula, con il 44,7% che include anche le bevande, mentre il 34,1% le ha escluse.
Fonte: Fipe