Ristorazione, ci sono sempre meno grissini sulle tavole: le vendite ai locali calano del 50%

Ci sono sempre meno grissini sulle tavole dei ristoranti: le vendite nel contesto della ristorazione sono calate del 50%.

Ristorazione, ci sono sempre meno grissini sulle tavole: le vendite ai locali calano del 50%

Ci sono sempre meno grissini sulle tavole dei ristoranti: secondo quanto emerso da una recente analisi di mercato condotta da Vitavigor, azienda milanese leader nel mercato internazionale degli snack salati e dei prodotti da forno, il cugino del pane, più longilineo e “dietetico”, ha perso addirittura il 50% di vendite nel contesto della ristorazione. Il declino, come spesso accade quando si va a esaminare crolli così importanti, è di fatto composto da cause più o meno numerose e dalla loro interazione: nello specifico, il rapporto sopracitato sottolinea soprattutto gli aumenti al prezzo (+13,9% su base annua) e l’uso prevalente delle porzioni monodose, che sovente vengono rosicchiate per noia o per preparare lo stomaco e poi abbandonate a metà.

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Prezzi e spreco alimentare, dunque, sono le principali cause che hanno indotto i ristoratori a tagliare la quota dei grissini nel cestino, talvolta arrivando anche a sostituirli del tutto con altre opzioni. Sarà interessante, rimanendo in questo contesto, osservare quali saranno gli effetti sul lungo periodo di un calo di questo genere, e se verrà ancora esacerbato dai più recenti rincari al prezzo del grano, dovuti alla decisione della Russia di ritirarsi dall’accordo con l’Ucraina, e dagli aumenti ai costi di produzione dettati dal caro bollette.

“Non possiamo permetterci che una tradizione millenaria della cultura italiana possa scomparire dai cestini del pane e dai menu dei ristoranti italiani” ha commentato a tal proposito Federica Bigiogera, marketing manager di Vitavigor. “Facciamo dunque appello a tutti i consumatori e ristoratori italiani affinché difendano con forza l’identità del grissino”.