Ristorazione, nel 2021 le attività sono diminuite per la prima volta in 10 anni

Un report dell'Osservatorio Ristorazione mostra come il 2021 abbia portato, per la prima volta in 10 anni, un calo delle attività registrate.

Ristorazione, nel 2021 le attività sono diminuite per la prima volta in 10 anni

Non occorre essere esperti di economia o mercato per immaginare l’effetto degli ultimi due anni, macchiati dall’imperversare della pandemia da Covid-19, sul settore della ristorazione: basterebbe dare un’occhiata ai più recenti dati sul fatturato del settore nel 2020, che di fatto registrano un agghiacciante calo del 45% , o, più recentemente, considerare che i fallimenti nel primo trimestre del 2022 sono aumentati del 22%. Una terza conferma ci arriva dalle ultime elaborazioni dell’Osservatorio Ristorazione, che mostrano una diminuzione delle attività ristorative registrate rispetto all’anno precedente, invertendo di fatto una tendenza positiva che durava da più di 10 anni.

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Meno 707 imprese, a essere precisi, che evidentemente non sono riuscite a stemperare la tempesta portata dal Covid prima e dalle sue conseguenze poi, come la crisi della catena di approvvigionamento e delle materie prime o il calo energia. “L’anno scorso abbiamo infatti condiviso un dato che raccontava un settore ‘ibernato’, tanto che nel 2020 le attività di ristorazione cessate sono state solo 22.692, dato ‘migliore’ degli ultimi 10 anni, per quanto ci aspettassimo un’ecatombe immediata” commenta a tal proposito Lorenzo Ferrari, presidente dell’Osservatorio Ristorazione.

In questo contesto il 2022 non può che configurarsi (con un po’ di ottimismo) come l’anno della ripartenza, un punto zero da cui ricostruire e tornare a crescere – anche se, chiaramente, le nuove difficoltà legate dallo scoppio della guerra in Ucraina fanno temere per il futuro.