Russia, finisce l’alcol alla festa e bevono gel igienizzante: 7 morti

In Russia durante una festa è finito l'alcol e i partecipanti hanno pensato bene di bere il gel igienizzante per le mani. Risultato? 7 persone morte.

Russia, finisce l’alcol alla festa e bevono gel igienizzante: 7 morti

Era da inizio pandemia che non si sentivano notizie del genere. In Russia durante una festa è finito l’alcol e così alcuni partecipanti hanno pensato di bere il gel igienizzante per le mani. Con le conseguenze del caso: sette persone sono morte.

Tutto è accaduto nella cittadina di Tomtor, nella regione dello Yakutia. Durante una festa, ad un certo punto l’alcol è finito e diversi partecipanti hanno deciso di continuare a bere utilizzando il disinfettante per le mani. Non è dato sapere se queste persone, una volta presa questa decisione, fossero ancora lucidi e in grado di intendere e volere o se fossero del tutto obnubilati dai fumi dell’alcol.

Fatto sta che per questa bravata, sette persone di età compresa fra i 28 e i 60 anni sono morti. In realtà sono stati in nove a bere il gel disinfettante. Una donna di 41 anni e due uomini rispettivamente di 27 e 59 anni sono morti in loco. Altre sei persone sono state subito ricoverate in ospedale, ma nonostante le cure prestate, altre quattro sono morte.

Gli ultimi due pazienti, ora, versano in condizioni gravi: la prognosi rimane riservata. Alla vicenda di Tomtor si aggiunge poi un altro uomo morto, sempre dopo aver bevuto il gel igienizzante.

Per questo motivo adesso Alexander Kalinin, un uomo di 44 anni, rischia di finire in prigione con l’accusa di aver immesso sul mercato un disinfettante letale con un contenuto di metanolo al 69%, quando il massimo previsto dalla legge è del 3,5%. Attualmente 4.879 litri di questo gel disinfettante al metanolo sono stati sequestrati, ma le forze dell’ordine ritengono che ce ne sia molto di più in circolazione. Intanto le autorità sanitarie locali hanno nuovamente dovuto ribadire il concetto di non bere i disinfettanti in quanto il metanolo provoca cecità, insufficienza renale acuta e morte.