Salento, intossicazione alimentare per 20 persone in un villaggio turistico: ricoverato un bimbo

Venti ospiti di un villaggio turistico nel Salento avrebbero contratto una probabile intossicazione alimentare dopo un pasto a base di pesce.

Salento, intossicazione alimentare per 20 persone in un villaggio turistico: ricoverato un bimbo

Venti persone colpite da (sospetta) intossicazione alimentare, di cui un bimbo poi ricoverato all’ospedale Vito Fazzi di Lecce: questo il bilancio di una disavventura gastronomica all’Eurovillage, noto villaggio turistico del Salento. Le vittime, secondo quanto ricostruito, avevano consumato del pesce cotto all’interno della struttura. Importante notare, prima di saltare a conclusioni affrettate, che di fatto le indagini per apprendere con piena certezza cosa sia accaduto sono tuttora in corso, ma i fatti parlano chiaro: nella prima mattinata di martedì 9 agosto il personale medico e paramedico del 118 è stato allertato da decine di chiamate da parte degli ospiti della struttura, che accusavano nausea e problemi di stomaco.

ambulanza

Il personale sanitario ha dunque raccolto le loro testimonianze e poi ascoltato anche i villeggianti che non avevano accusato sintomo: al termine delle procedure di protocollo, hanno poi contattato i Carabinieri del Nas e i controllo del Gruppo Malattie e Trasmissione Alimentare affinché potessero ispezionare il villaggio turistico. Al momento l’Asl di Lecce ha deciso di sospendere temporaneamente l’attività di ristorazione della struttura, mentre gli agenti delle forze dell’ordine stanno analizzando la qualità dell’acqua utilizzata nell’Eurovillage.

Eurovillage che, al momento, non ha voluto commentare la notizia: le uniche dichiarazioni ufficiali, presentate direttamente dal proprietario del resort, respingono le accuse e puntano invece il dito contro i più semplici virus stagionali. Come accennato, i fatti sono tuttora in via d’accertamento: gli esiti delle ispezioni verranno incrociati per valutare se ci siano o meno i presupporti per un provvedimento d’urgenza. Si tratterebbe, in caso di positività, del secondo caso di intossicazione alimentare in pochi giorni dopo i 17 boy scout di Monza.