Sardegna, siglato il “Patto del grano” con un prezzo minimo garantito

La cerealicoltura della Sardegna riparte dal cosiddetto "Patto del grano", che di fatto istituisce un prezzo minimo garantito per tutti.

Sardegna, siglato il “Patto del grano” con un prezzo minimo garantito

La cerealicoltura sarda riparte dal cosiddetto “Patto del grano”, un accordo siglato nella mattinata di oggi, venerdì 24 giugno, tra Coldiretti Sardegna e il molino Casillo per il tramite del Consorzio Agrario regionale; e che di fatto mira a rilanciare la filiera in quesitone – che più delle altre sua subendo le fluttuazioni del mercato a causa delle speculazioni – attraverso l’istituzione di una base ferma su cui poter tornare a ricostruire. Nello specifico, l’accordo in questione è declinato secondo due precise certezze: un prezzo minimo garantito per tutti (che di fatto parte dai 51 euro al quintale) e l’adozione di pagamenti immediati che mettono al sicuro gli imprenditori della filiera dall’attuale instabilità del mercato.

grano

Ricordiamo, in questo contesto, che di fatto il grano ha raggiunto negli ultimi mesi dei prezzi record con aumenti che di fatto si avvicinano al 90% su base annua (quando, per darvi un punto di riferimento, veniva pagato al produttore a una media di circa 27 euro al quintale) – aumenti che però non determinano affatto un maggiore margine di guadagno per l’agricoltore a causa del contemporaneo rincaro ai costi di produzione. A tal proposito, una nota emessa dalla Coldiretti spiega come l’introduzione del patto di cui sopra istituisca di fatto due solidi pilastri in un mercato “senza regole in cui gli agricoltori sono in balia delle speculazioni internazionali, con prezzi che salgono e che potrebbero crollare per dinamiche incontrollabili, come lo sblocco definitivo del mercato Ucraino e l’arrivo del grano dal Canada (mercati di riferimento per le importazioni) che incidono pesantemente sull’equilibrio del mercato interno”.