Il parmigiano che mangiano gli americani contiene legno

Un articolo sull'impiego di cellulosa e pasta di legno nella produzione di formaggio grattugiato di tipo Parmesan, rivela che la soglia presente in molti prodotti americani è molto superiore al limite consentito

Il parmigiano che mangiano gli americani contiene legno

Il Campali al posto del Campari. La ciabatta farcita che diventa Pantofola. I makkaroni, l’aglio oglio e peperoncino e la saga dei cibi hard: le pene alla genovesse, le pene matriciano e la cazzocolada.

Tutto vero: con questi e altri orrori ci delizia quotidianamente l’Italian Sounding, malefica pratica di taroccare i prodotti alimentari in modo che parole, marchi, colori e immagini richiamino il redditizio Made in Italy. Furfanteria dal giro d’affari clamoroso: oltre 70 miliardi di euro ogni anno.

Ma un conto è storpiare, altro è infilare cellulosa e pasta di legno nella copia tarocca del Parmigiano Reggiano, il famigerato Parmesan.

Tutto nasce da un articolo pubblicato dall’agenzia giornalistica americana Bloomberg, dopo un’indagine avviata nel 2012 dalla Fda, organo per la sicurezza alimentare negli Stati Uniti, sull’impiego di cellulosa e altri ingredienti di riempimento nella produzione di Parmesan grattugiato da parte della Castle Cheese Inc, un colosso che fornisce le principali catene di supermercati in oltre 30 stati americani.

parmesan

Strabilianti i risultati sulla presenza di cellulosa, additivo diffuso in alcuni prodotti dell’industria alimentare, specie bevande, ma con una soglia massima consentita che varia dal 2 al 4%, oltre la quale è ritenuto cancerogeno.

Il Parmesan grattugiato venduto dalla catena Jewel-Osco conteneva l’8,8% di cellulosa, il prodotto equivalente di Wall-Mart il 7,8%, mentre il formaggio grattugiato distribuito da Whole Foods, punto di riferimento americano per il cibo naturale e l’identità bio, appena lo 0,3% sul totale del prodotto.

Oltre alla cellulosa Bloomberg riferisce la presenza di pasta di legno: un composto di derivati caseari, carta e residui di legno polverizzati.

A dicembre 2015 il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha chiesto all’Unione Europea una legge per regolamentare le nomenclature protette oltreoceano. Necessità ancora più stringente dopo questo caso, è giusto che i formaggi al legno riportino, seppur tradotto, il nome Parmesan? 

[Crediti | Link: Bloomberg, Dissapore]