Il paradigma si inverte. Se ad avere difficoltà nel trovare qualcosa di decente da mettere sotto i denti spesso è chi segue una dieta plant-based, ai concerti londinesi di Billie Eilish la situazione si è capovolta. Durante le sei tappe del tour Hit Me Hard And Soft tenutesi presso la 02 Arena, la cantante ha imposto a tutti i venditori della venue di vendere solo piatti vegani. Non tutti i fan l’hanno presa bene; ma dove sta il problema?
Direste che Billie Eilish ha “costretto” i suoi fan a mangiare vegano?
La giovane cantautrice statunitense non ha mai fatto mistero del suo stile di vita tendenzialmente cruelty-free: cresciuta seguendo una dieta vegetariana, ha poi adottato il veganismo, causa che porta avanti anche tramite l’attività artistica e imprenditoriale (nel 2023 aveva annunciato l’apertura di un ristorante cruelty-free insieme al fratello).
Il nuovo, naturale passo per la pop star californiana non poteva che essere la richiesta di menu totalmente vegani durante le sue esibizioni. Al momento sembra che la scelta all-vegan sia stata implementata soltanto durante le tappe londinesi del suo tour presso la O2 Arena, ma sono bastate quelle sei sere per ricevere un riscontro eloquente da parte dei suoi fan. Da una parte molti hanno apprezzato la coerenza che esce dalle pareti di casa di Billie per approdare ai suoi concerti, ma molti altri hanno trovato l’iniziativa limitante, accogliendola con sarcasmo e chiedendosi se per caso avessero finito la carne.
Se però per una persona vegana non è possibile ordinare da un menu totalmente carnivoro, lo stesso non si può dire per chi mangia carne ed è “costretto” a scegliere da una carta plant-based. Nella maggior parte dei casi chi include salumi e formaggi nella propria dieta non esclude anche ortaggi o cereali, per cui ha accesso alla più ampia gamma di alimenti possibile. Nulla vietava ai fan onnivori di Billie di ordinare qualcosa tra le diverse opzioni proposte in arena, tra cui wrap di halloumi con salsa piri piri, tacos al chipotle, pizza e pancake.
La notorietà di un’artista di questo calibro, unita alle sue scelte che da personali si fanno pubbliche, può avere un impatto non da poco. Tra l’altro, le esibizioni che si stanno svolgendo in questi giorni a Manchester verranno trasformate in film da nientepopodimeno che James Cameron – un caso, sicuramente, ma anche lui fermamente vegano (anzi, futurivoro, come gli piace definirsi).