Siccità: a Pavia alcuni agricoltori rubano l’acqua di notte per salvare il riso

Altro che film di Sergio Leone: la siccità nella zona di Pavia ha fatto sì che alcuni agricoltori rubassero l'acqua di notte pur di salvare i loro campi di riso.

Siccità: a Pavia alcuni agricoltori rubano l’acqua di notte per salvare il riso

La siccità che sta imperversando un po’ in tutta l’Italia sta cominciando a far sentire le sue conseguenze. A Pavia, per esempio, alcuni agricoltori hanno deciso di rubare l’acqua di notte pur di salvare il loro riso.

La decisione è frutto della disperazione: alcuni risicoltori del Pavese di notte sollevano a monte l’acqua nei canali usando le idrovore, ma così facendo a qualcuno a valle l’acqua non arriva. Questa “deviazione” forzata dei corsi d’acqua è stata definita da Giovanni Comello, rappresentante del consorzio irrigazione est Sesia a Castelonovetto, come una “guerra tra poveri”, una sorta di Far West all’italiana.

siccità

Comello ha spiegato che attualmente non c’è stata nessuna denuncia, anche perché questi episodi di solito avvengono di notte o domenica in zone n cui la vigilanza è solamente diurna. In molti non riescono ad accettare il fatto che, a causa della carenza di acqua e piogge, quest’anno non ci sarà il raccolto, ma è giunto il momento di accettare l’amara verità: non c’è acqua per tutti.

Il fatto è che il riso sta iniziando a morire a causa della mancanza di acqua: fra pochi giorni moriranno tutte le coltivazioni. I comuni della zona hanno chiesto di attuare tutti i provvedimenti del caso, fra cui anche l’apertura delle dighe (e nel frattempo in Emilia-Romagna è stato dichiarato lo stato di emergenza). Sul medio e lungo periodo, invece, tocca creare dei bacini di accumulo in modo da poter raccogliere l’acqua in eccesso quando si deciderà a piovere (secondo Coldiretti ogni anno viene perso l’89% dell’acqua piovana) per poterla poi usare in un secondo momento nei periodi di siccità.

Un’altra cosa che si potrebbe fare è quella di imboschire le fasce fluviali, evitando di coltivarle in maniera estensiva. Nel frattempo l’Arcivescovo di Milano Mario Delpini ha deciso di andare a pregare in tre chiese del territorio agricolo della Diocesi sabato 25 giugno, in modo da chiedere il dono dell’acqua, con tanto di pellegrinaggio.