Siccità, un comune in Liguria ha assunto un rabdomante per cercare l’acqua

Un comune situato nell'entroterra ligure ha ingaggiato un rabdomante per combattere la morsa della siccità.

Siccità, un comune in Liguria ha assunto un rabdomante per cercare l’acqua

Quando nulla pare più funzionare si ritorna alle proprie radici, alle vecchie e granitiche tradizioni che nella loro nostalgica autorità forniscono un appiglio di speranza. Il comune di Baiardo, un piccolo paese nell’entroterra della Liguria, ha deciso di ingaggiare un rabdomante nel tentativo di sconfiggere (o perlomeno allentare) la morsa della siccità. Un rabdomante, per chi non se lo ricordasse, sarebbe una figura in grado di individuare vene sotterranee di acque e metalli attraverso le vibrazioni di una bacchetta di legno biforcuta – si tratta, in altre parole, di un metodo ancestrale che fa affidamento sul cosiddetto “metodo sensitivo agricolo”.

acqua siccità

Attenzione, però: lungi da noi screditare il lavoro del nostro protagonista, che considerando l’attuale situazione di emergenza idrica – che di fatto sta ghermendo un po’ tutto il mondo, dall’Europa alla Cina passando anche per gli Stati Uniti – proprio non ci sembra il caso. Così, il Primo Cittadino e il resto della popolazione di Baiardo hanno deciso di affidarsi alla bacchetta di legno di Renato Labolani, che a onor del vero al termine del primo sopralluogo avrebbe già individuato due punti che potrebbero potenzialmente custodire delle sorgenti. La prova del nove, in questo caso, sarà determinata dagli scavi delle trivelle, che inizieranno nei giorni a venire.

Vogliamo segnalare, infine, che di fatto il signor Labolani è una vera e propria celebrità nel suo campo di riferimento: basti pensare che è stato ingaggiato perfino da Silvio Berlusconi, e nel mese di settembre si recherà nella tenuta del Cavaliere a Portofino.