Spagna, Iva a zero sui prodotti alimentari

La Spagna ha cominciato l'anno azzerando l'Iva su buona parte dei prodotti alimentari: l'obiettivo è tutelare il potere d'acquisto.

Spagna, Iva a zero sui prodotti alimentari

Iva allo zero per cento sui prodotti alimentari – così la Spagna ha deciso di andare incontro agli “ultimi”. La misura, approvata una manciata di giorni fa dalle autorità governative iberiche, tende infatti una mano alle fasce più povere della popolazione, il cui potere di acquisto nel corso degli ultimi mesi è stato letteralmente stritolato dalla crescita del tasso di inflazione (nulla di nuovo, a livello storico: quando i prezzi salgono, d’altronde, non sono certo quelli che appaiono nelle classifiche della Forbes a patirne le conseguenze); ed è entrata in vigore in maniera ufficiale con l’anno nuovo, il primo gennaio del 2023.

Iva zero sul cibo: i dettagli

supermercato

È bene notare, per essere più precisi, che la misura andrà a coinvolgere più di 7 mila referenze alimentari che, stando ai dati raccolti dagli stessi enti governativi, vengono attualmente vendute in oltre 19 mila punti vendita ampiamente distribuiti sul territorio nazionale. Elencarle tutte non ci sembra il caso, ma naturalmente si tratta dei prodotti alimentari più comunemente acquistati dai cittadini spagnoli: patate, latte e formaggi, frutta e verdura, farina, pane, cereali, legumi e uova; mentre olio e pasta passano da una tassazione del 10% a un decisamente più modesto 5%.

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I prodotti, che fino a pochi giorni fa erano di fatto tassati al 4 per cento, godranno d’ora in avanti di una aliquota allo zero per cento per una durata di (almeno) sei mesi o, in alternativa, fino a quanto il tasso di inflazione non scenderà al di sotto del 5,5%. Numeri, questi, che naturalmente fanno sorgere in maniera spontanea una domanda: quanto è effettivamente alto il tasso inflattivo in Spagna?

Beh, a dire il vero è ben più basso di altri posti come il Regno Unito, dove di fatto si aggira ormai da qualche mese a questa parte sulla doppia cifra stabilendo nuovi (e inquietanti) record storici. Oltre i Pirenei, stando a quanto riportato dal quotidiano locale La Vanguardia, il tasso inflattivo era infatti intorno al 6,9% durante il mese di dicembre 2022.

Come brevemente accennato in precedenza l’obiettivo della misura è quello di combattere il caro vita che negli ultimi tempi ha preso a erodere con sempre crescente costanza il potere d’acquisto dei cittadini: l’annuncio della rimozione dell’Iva, per di più, è arrivato (insieme ad altre misure economiche) durante il discorso di fine anno del primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, che ha sottolineato come il traguardo a cui le autorità governative stanno puntando sia quello di ““proteggere le classi medie e lavoratrici, dato l’aumento del costo della vita, dell’energia e del cibo”.