Spagna, siccità e caldo record spostano la vendemmia ad agosto

In Spagna la siccità e le temperature superiori ai 40 gradi hanno anticipato la vendemmia al mese di agosto.

Spagna, siccità e caldo record spostano la vendemmia ad agosto

Che sarebbe stata un’annata particolare, per il mondo del vino – e con ogni probabilità anche per il mondo dell’agricoltura in generale -, i più pessimisti l’avevano ipotizzato già verso gli ultimi giorni di febbraio o i primi di marzo. Già allora, infatti, la morsa della siccità aveva cominciato a farsi sentire, accompagnata da temperature insolitamente alte che lasciavano campi e vigne avide di neve e pioggia. I mesi successivi, come saprete, non hanno portato miglioramenti significativi: il cielo continuava a essere azzurro e spietato, la terra arida, e con l’arrivo dell’estate sono cominciate le segnalazioni di tagli produttivi sia nei campi che negli allevamenti. Una vendemmia anticipata, a questo punto, pare una scelta obbligata: lo vediamo capitare nello Champagne, in Emilia Romagna e perfino in Trentino – un destino a cui si accoda anche il settore vitivinicolo della Spagna.

siccità

Anche nella penisola iberica, infatti, il duo formato dalla morsa crudele della siccità e dalla temperature eccessivamente elevate, che in più occasioni hanno scavalcato agilmente il muro dei 40 gradi Celsius, hanno accelerato la maturazione dell’uva, costringendo le aziende a iniziare le operazioni di vendemmia da 10 a 15 giorni prima del solito. In altre parole, il tradizionale mese di raccolta è scivolato da settembre ad agosto – anche se in alcune zone, come a Jerez, nel sud della Spagna, è stato anticipato addirittura a luglio.