Sprechi alimentari: se le multinazionali si uniscono per combatterli

Sprechi alimentari: se le multinazionali si uniscono per combatterli

Le grandi multinazionali si uniscono per combattere gli sprechi alimentari. Lo “scandalo” del food waste ha fatto sì che realtà come Tesco, Sainsbury’s, Waitrose e Nestlé, azienda che già da tempo ha annunciato una svolta green, abbiano deciso di contrastare questa tendenza negativa, dimezzando gli sprechi entro il 2030. La decisione verrà presa durante un convegno che interesserà 300 fra aziende e privati.

L’obiettivo comune è uno solo: adottare una serie di impegni per cercare di ridurre questi sprechi alimentari. La Gran Bretagna, per esempio, attualmente butta via qualcosa come 10.2 milioni di tonnellate cibo l’anno, con 1,8 milioni provenienti dal settore della produzione alimentare, 1 milione da quello dell’ospitalità, 260.000 tonnellate dalla vendita al dettaglio e il resto dalle famiglie. Questo secondo i dati rivelati dal Department for Environment, Food and Rural Affairs.

Durante l’evento dal titolo Step Up To The Plate di Londra, Michael Gove, segretario all’ambiente, ribadirà il concetto secondo il quale buttare via milioni di tonnellate di cibo si configura come uno “scandalo ambientale, economico e morale”. Il fatto è che ogni anno vengono sprecati milioni di tonnellate di cibo buono e nutriente. Inoltre le emissioni che derivano da questi sprechi e da questo surplus di cibo aumenta anche il numero di emissioni.

Per ridurre questi sprechi, ci si aspetta che i partecipanti al meeting fissino degli obiettivi per contribuire allo scopo finale, adottando anche una tabella di marcia su cui confrontarsi.

[Crediti | News Sky]