Starbucks lascia la Russia dopo 15 anni: chiuderà 130 caffetterie

Il colosso delle caffetterie ha 130 negozi in Russia, che vengono gestiti dal gruppo Alshaya per licenza, e danno lavoro a circa 2 mila dipendenti. Continueranno ad essere pagati per altri 6 mesi.

Starbucks lascia la Russia dopo 15 anni: chiuderà 130 caffetterie

Alla fine anche Starbucks lascia la Russia, dopo quasi 15 anni di presenza nel Paese. Una scelta arrivata con un annuncio ufficiale dalla società lunedì scorso e che è ovviamente una risposta all’invasione dell’Ucraina da parte del Cremlino.

Il colosso delle caffetterie ha 130 negozi in Russia, che vengono gestiti dal gruppo Alshaya per licenza, e danno lavoro a circa 2 mila dipendenti. La decisione è però arrivata per gradi: lo scorso mese di marzo, Starbucks aveva deciso di chiudere i negozi e sospendere tutte le attività commerciali in Russia. Ora la scelta di andarsene, definitivamente.

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La compagnia ha fatto sapere che continuerà a pagare i dipendenti per altri sei mesi, in modo da aiutarli durante la ricerca di un altro lavoro. Ovviamente per la società questa uscita avrà un impatto economico significativo, non ancora stimato con cifre ufficiali.

McDonald’s – che ha lasciato la Russia mesi fa e ceduto l’attività all’imprenditore Alexander Govor – ha parlato di 1,4 miliardi di dollari di perdite.