Starbucks: le sue tattiche antisindacali diventano un gioco da tavolo

Non so se Starbucks sia felice di questo: pare che le sue tattiche antisindacali abbiano ispirato un gioco di ruolo da tavolo, Cosmic Latte.

Starbucks: le sue tattiche antisindacali diventano un gioco da tavolo

C’è del genio in questa storia. Avete presente le presunte tattiche antisindacali di Starbucks? Ebbene, qualcuno ha pensato di trasformarle in un gioco da tavolo. Si chiama Cosmic Latte ed è un gioco di ruolo realizzato da Pearse Anderson, giornalista, esperto di clima e scrittore di fantascienza. Ispirato da quanto accaduto alla sede di Edgewater, da qui è nato questo singolare gioco da tavolo.

Cosmic Latte, il gioco di ruolo da tavolo di Starbucks

Gioco da tavola Cosmic Latte

Tutto inizia quando Starbucks decide di chiudere la sua sede di Edgewater, quattro giorni prima che i dipendenti iniziassero le contrattazioni per ottenere il loro primo accordo sindacale. Un rappresentante di Starbucks si era giustificato sostenendo che ci fossero dei non ben specificati problemi di sicurezza (successivamente ne ha chiusi anche altri, adducendo sempre la stessa scusa). Solo che dipendenti e associazioni come Workers United, un’affiliata della Service Employees International Unional, erano di avviso diverso.

Si parlava di pratiche di lavoro sleali, vere e proprie ritorsioni da parte di Starbucks nei confronti dei locali che volevano sindacalizzarsi. Ed è proprio da qui che Pearse Anderson ha avuto l’ispirazione per creare il suo nuovo gioco da tavolo.

Cosmic Latte è giocabile sia da soli che in gruppo. Ogni partita dura massimo 30 minuti e piazza i suoi giocatori proprio all’interno di questa intricata vicenda sindacale. I giocatori assumono il ruolo di divinità minori costrette a soddisfare i capricci di esseri celesti molto potenti. Come? Beh, creando pianeti che sono ispirati alle più famose bevande di Starbucks. E per creare questi pianeti devono ricorrere a descrizioni scritte.

Si tratta di una corsa contro il tempo: i giocatori devono completare ordini sempre più difficili, con sempre maggiori restrizioni. Per esempio potrebbe essere chiesto loro di scrivere una descrizione senza usare la lettera “E”. Oppure potrebbero doverla scrivere usando solo frasi brevi o scriverle in soli 87 secondi. Perché 87? Beh, perché è lo stesso lasso di tempo entro il quale i dipendenti di Starbucks devono preparare un Frappuccino in 16 fasi (anzi: l’azienda ha annunciato che vorrebbe ridurre della metà questa tempistica).

Nel frattempo i giocatori devono poi anche lanciare i dadi per cercare di organizzare al meglio il proprio posto di lavoro intergalattico, in modo da combattere per ottenere condizioni più favorevoli.

Mentre sentiamo le alte sfere di Starbucks digrignare i denti per la frustrazione (perché il detto “Va tutto bene purché se ne parli” a volte non funziona: la pubblicità negativa può essere un boomerang che si ritorce contro), ecco che questo gioco vuole essere una satira e una parodia della cultura del mondo del lavoro. Nel gioco sei un dio, ma rimani una divinità di seconda categoria. Se non ti organizzi insieme agli altri giocatori, rischi di dover soccombere alle richieste delle alte sfere.

Nel gioco troverete anche echi di altre fonti a cui Anderson si è ispirato: si va dai fumetti Eternals della Marvel al fumetto di fantascienza We Only Them When They’re Dead di Al Ewing e Simone Di Meo, passando anche per il gioco Space Between Stars, quello dove bisogna costruire delle galassie.

La buona notizia è che il gioco può essere scaricato online (potrebbe essere anche un’idea originale per un regalo di Natale dell’ultimo minuto) e ciascuno può scegliere il prezzo che vuole pagare. Parte dei proventi andranno al gruppo Starbucks Workers Solidarity Fund e per sostenere la campagna del candidato Nick Ward, lui stesso dipendenti in un ristorante e sostenitore dei problemi dei lavoratori.