Stati Uniti, le vendite di alcolici di lusso sono aumentate del 37% su base annua

Il più recente rapporto redatto dal Distilled Spirits Council segnala un aumento del 37% delle vendite di alcolici di lusso negli Stati Uniti.

Stati Uniti, le vendite di alcolici di lusso sono aumentate del 37% su base annua

Agli abitanti della terra a stelle strisce piace bere – e soprattutto piace bere bene. Secondo il più recente rapporto redatto dal Distilled Spirits Council (Discus) sulla base dei datti rilevati dal Luxury Brand Index (LBI – uno strumento che tiene traccia delle vendite di alcolici in commercio con prezzo consigliato di almeno 50 dollari per 750 ml), infatti, le vendite di alcolici di marchi di lusso negli Stati Uniti sono cresciute di oltre un terzo nel corso dei primi tre mesi del 2022, equivalenti a un aumento del 37% su base annua.

Si segnala, in particolare, il notevole balzo compiuto dalle vendite di tequila, che di fatto fanno registrare un aumento del 63% (confermando una tendenza che di fatto è in auge da ormai qualche mese); ma anche il whisky americano porta a causa un incremento soddisfacente (+46%), così come quello scozzese, che ha potuto giocare della recente abolizione delle tariffe mettendo a segno un aumento del 34% in seguito al calo registrato nel corso della pandemia, quanto per l’appunto le tariffe erano in vigore. Crescono anche, seppur a ritmo ben più contenuto, il cognac (+18%) e il whisky irlandese (+15%); mentre quello di origine giapponese fa segnare una performance pressoché piatta.

“Il graduale aumento delle occasioni di cocktail in sede ha continuato a guidare le tendenze della premiumizzazione nel primo trimestre del 2022” ha commentato Christine LoCascio, responsabile delle politiche pubbliche del Discus. “I consumatori che hanno scelto marchi di lusso nello sperimentare cocktail fatti in casa durante il culmine della pandemia hanno mantenuto la loro preferenza per questi marchi speciali anche quando sono tornati a gustarsi gli alcolici in bar e ristoranti”.