Stati Uniti, ristorante tratteneva le mance dei dipendenti: dovrà pagare oltre 150 mila dollari

Un ristorante della Carolina del Nord, Stati Uniti, dovrà risarcire i propri dipendenti dopo aver trattenuto parte delle loro mance.

Stati Uniti, ristorante tratteneva le mance dei dipendenti: dovrà pagare oltre 150 mila dollari

Un ristorante della cittadina di Goldsboro, in Carolina del Nord, è di recente finito nei pasticci per aver “negato ai lavoratori l’intero salario trattenendo parte delle loro mance guadagnate”, violando di fatto il Fair Labor Standards Act. La sentenza è arrivata direttamente dal Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti, che ha di fatto condannato l’attività commerciale a pagare più di 150 mila dollari (157.287, a essere precisi) ai suoi 65 dipendenti. Fondamentalmente, poiché una percentuale delle mance che di fatto spettano al personale sono state per l’appunto trattenute, la paga effettiva dei lavoratori era al di sotto del salario minimo federale – una negligenza cui dovrà essere posto rimedio pagando ai dipendenti la differenza tra lo stipendio pagato e quello minimo.

menu comanda cameriere

“I lavoratori con la mancia nel settore dei servizi alimentari si affidano ai loro sudati suggerimenti per sbarcare il lunario”, ha affermato in una nota Richard Blaylock, direttore distrettuale della divisione salari e orari del DOL a Raleigh, nella Carolina del Nord. “Le mance sono di proprietà del lavoratore e, in nessun caso, i datori di lavoro possono conservare parte delle mance dei propri dipendenti”. Quel che è peggio, la società che gestisce il ristorante ha per di più violato le leggi federali sul lavoro minorile consentendo a tre lavoratori quindicenni di lavorare più di tre ore in un giorno scolastico, più di 18 ore in una settimana scolastica e oltre le 19:00. durante il periodo scolastico – una negligenza che costerà altri 1915 dollari.

Non si tratta certo del primo caso del genere nella terra a stelle e strisce: appena un paio di settimane fa vi raccontammo di un caso analogo in Pennsylvania, dove le autorità governative stabilirono un rimborso da 1,35 milioni di dollari.