Supermercati: Aldi aumenta i prezzi delle banane per aiutare i produttori

I supermercati Aldi hanno deciso di aumentare i prezzi delle banane per aiutare i produttori del Sud America funestati dall'inflazione.

Supermercati: Aldi aumenta i prezzi delle banane per aiutare i produttori

La nota catena di supermercati tedeschi Aldi ha deciso di aumentare i prezzi delle banane di 0,90 euro (1,01 dollari) al chilo, passando a 1,63 euro a confezione (1,84 dollari). Il tutto verrà fatto entro il 2022. Il motivo? Aiutare i produttori del Sud America gravati dall’inflazione.

Tutto ciò arriva dopo mesi in cui i produttori ed esportatori di banane latinoamericani hanno denunciato più volte “l’enorme ingiustizia” del mercato, dove i costi continuano a salire, ma il prezzo di acquisto rimane costante.

Una task force formata da produttori di banane dell’Ecuador, Colombia, Guatemala, Honduras, Repubblica Dominicana, Panama e Costa Rica, hanno chiesto ad Aldi di fare di più per il settore. Julio Mérida, direttore esecutivo dell’Associazione dei produttori indipendenti di banane del Guatemala (APIB) ha dichiarato che supermercati e consumatori devono essere consapevoli di questo scenario terribile, ulteriormente aggravato dall’aumento dei prezzi e dall’inflazione fuori controllo.

Mérida ha ribadito che i produttori di banane non possono più sostenere da soli l’onere. E ricorda che i produttori devono rispettare normative locali, certificazioni internazionali, una serie infinita di pratiche e minacce come il Fusarium TR4 e il Covid-19.

Essendo che Aldi è il più grande acquirente di banane nel mercato europeo e che il prezzo di acquisto dettato da questa catena di supermercati viene utilizzato come prezzo di riferimento per il resto degli acquirenti, è chiaro perché i produttori di banane si siano rivolti proprio a lui. Detto in altri termini: nessuno è disposto a pagare per le banane più di quanto paga il colosso tedesco.

Visto che l’aumento medio dei costi di trasporto è di 1,90 dollari e che il costo di una confezione è di 1 dollaro, ecco che i produttori stanno già subendo un deficit di 1,06 dollari a scatola. E tutto questo accade senza tener conto dell’aumento dei costi a livello di produzione, soprattutto per quanto riguarda i fertilizzanti che sono aumentati del 45% (il problema dei fertilizzanti, in realtà, sta riguardano un po’ tutto il settore agricolo in tutto il mondo), i costi di prevenzione per il Fusarium TR4 e le misure anti Covid-19.

Aldi ha effettivamente riconosciuto la necessità di pagare un prezzo equo per la frutta, in linea con le richieste dei produttori, ma anche così tale incremento non riesce a coprire i maggiori costi sostenuti. Costi che, in molti casi, non dipendono neanche dai produttori o esportatori.

Per tali motivi la task force sottolinea che i supermercati dell’UE, del Regno Unito e degli Stati Uniti dovrebbero impegnarsi di più per aiutare i produttori, visto e considerato che questi paesi sono i principali acquirenti di banane al mondo e che i consumatori di tali paesi mangiano più banane di qualsiasi altro frutto, nonostante siano prodotte al di fuori dei loro territori.