Supermercati, Conad: no alla spesa sospesa consegnata dall’associazione neofascista

Parlando di supermercati: Conad dice no alla spesa sospesa consegnata dall'associazione neofascista. Ecco cosa succede a Milano.

Supermercati, Conad: no alla spesa sospesa consegnata dall’associazione neofascista

Torniamo a parlare di supermercati in Lombardia, più precisamente a Milano: qui Conad dice no alla spesa sospesa consegnata dall’associazione neofascista. Tutto nasce a seguito dell’annuncio della collaborazione fra due punti vendita Conad di Milano e l’associazione Bran.Co, assai vicina al movimento neofascista Lealtà Azione.

In teoria l’associazione avrebbe dovuto aiutare Conad (il quale dovrebbe cominciare a vendere anche mascherine e guanti) a distribuire la spesa sospesa alle famiglie bisognose a causa dell’emergenza Coronavirus.

Un amministratore locale, cioè Marco Bestetti, presidente del Municipio 7, aveva indicato l’associazione fra quelle disponibili a consegnare la spesa. Tuttavia Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, su Twitter ha ribadito che i valori del 25 Aprile sono i medesimi su cui è stata fondata Conad e quindi la catena non può collaborare con l’associazione.

Questo vuol dire che per il Municipio 7, comprendente i supermercati di viale Murillo e via Buonarroti, bisognerà trovare un’altra associazione disposta a consegnare la spesa. A far montare la protesta ci avevano pensato Anpi e Cgil: queste ultime avevano fatto notare che l’illogicità di tale scelta avvenuta proprio alla vigilia della Festa della Liberazione.

Questo anche alla luce del fatto che già in passato l’associazione Bran.Co aveva sì prestato aiuto, ma solo intervenendo a favore delle famiglie italiane. E il quartiere di viale Murillo ospita parecchie famiglie di origine straniera sotto la soglia di povertà, destinatarie di queste spese sospese.

Dal canto suo, il presidente del Municipio 7 aveva cercato di giustificarsi sostenendo non solo che sarebbe stato il Municipio a indicare le famiglie a cui consegnare il cibo, ma che Bran.Co partecipava anche al progetto Milano Aiuta ideato per consegnare pasti, medicine e spesa ai cittadini più deboli. Peccato solo che tale collaborazione sia stata smentita proprio dal vice sindaco di Milano: secondo Anna Scavuzzo, infatti, Bran.Co aveva dato la sua disponibilità inizialmente, ma poi non aveva mai firmato la necessaria convenzione.