Supermercati: Esselunga è al 100% in mano a Marina e Giuliana Caprotti

Finita l'epopea per i supermercati Esselunga: come previsto l'azienda è finita al 100% in mano a Marina e Giuliana Caprotti che hanno liquidato gli altri eredi.

Supermercati: Esselunga è al 100% in mano a Marina e Giuliana Caprotti

E’ finalmente finita la storia per quanto riguarda la contesa eredità di Esselunga: da adesso Marina e Giuliana Caprotti sono le proprietarie al 100% dei supermercati Esselunga, avendo liquidato l’altro ramo della famiglia, Giuseppe e Violetta, per un valore di 1,83 milardi di euro.

Questa saga famigliare potrebbe essere degna di diventare una serie TV: un’eredità ricca e contesa, liti famigliari, numerosi eredi e assi ereditari,avvocati e tanto altro ancora.

Marina e la madre Giuliana Caprotti sono alla fine riuscite a comprare le quote di Esselunga che erano state ereditate da Giuseppe e Violetta Caprotti in modo da ottenere il 100% di Supermarkets, la holding che detiene il controllo di Esselunga.

Erano due i rami famigliari a contendersi l’eredità di Bernardo Caprotti: da una parte c’erano Marina Caprotti, figlia di Giuliana e frutto del secondo matrimonio dell’imprenditore. Dall’altra c’erano Giuseppe e Violetta Caprotti, figli della prima moglie Giorgina Venosta.

Da tre anni e mezzo i due rami della famiglia si contendevano il controllo dell’azienda. Alla fine a trionfare è stata Marina, la figlia minore che, a differenza dei due fratellastri, non aveva mai collaborato insieme al padre nella gestione di Esselunga, pur essendo comunque rimasta insieme alla madre accanto al padre fino alla fine.

In realtà i contrasti andavano avanti sin dal 1972, ma il tutto si era inasprito nel 2016 a causa della morte dell’imprenditore. A complicare il quadro ci si erano messe anche le numerose liti dei figli col padre, motivo per cui non è stato facile trovare una soluzione. Dopo 13 mesi di arbitrato, Marina ha comprato le quote dei fratelli Giuseppe e Violetta, finendo però con l’indebitare il gruppo per poter trovare i soldi con cui liquidare i fratellastri.

Bernardo era stato lungimirante: nel suo testamento aveva scritto “Famiglia non ci sarà, ma almeno non ci saranno litigi”. Sapendo bene quanto fosse pesante condurre l’azienda, aveva infatti deciso di non lasciare tale fardello sulle spalle di figli e famigliari e aveva chiesto loro di vendere Esselunga a un gruppo estero. Tuttavia, ignorando le ultime volontà paterne, la figlia Marina e il marito Francesco Moncada avevano scelto di continuare a condurre l’azienda di famiglia, affidando all’AD Sami Kahale la vera gestione operativa.