Supermercati: l’indagine dell’Antitrust sull’aumento dei prezzi della spesa

Supermercati: è partita l'indagine dell'Antitrust sull'aumento dei prezzi della spesa. Ecco quali sono le catene finite nel mirino del controllo.

Supermercati: l’indagine dell’Antitrust sull’aumento dei prezzi della spesa

E’ cominciata l’indagine dell’Antitrust per l’aumento dei prezzi della spesa nei supermercati. Da quando è iniziata l’emergenza Coronavirus, molti italiani si sono lamentati del progressivo aumento dei prezzi nei loro supermercati di riferimento. E non solo per quanto riguardava il costo di mascherine e guanti.

Complice anche il fatto che con il lockdown molte persone si sono ritrovate costrette ad andare a rifornirsi al supermercato più vicino a casa e non a quello più economico, ma più distante, ecco che le lamentele riguardo all’improvviso aumento dei prezzi hanno fatto insospettire l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

L’indagine ha lo scopo di capire se effettivamente ci sia stato un aumento anomalo dei prezzi, non giustificabile dall’andamento della domanda e dell’offerta. Per ora si parla di indagine preistruttoria che valuterà se gli aumenti alla cassa siano effettivamente dovuti a un aumento dei costi sostenuti dalle aziende durante l’approvvigionamento e se, per contro, non siano stati causati da qualcuno che ha voluto guadagnare più di quanto fosse lecito.

Al momento l’Antitrust si sta concentrando sul prezzo al dettaglio e sul prezzo all’ingrosso di generi alimentari di prima necessità, guanti, disinfettanti e detergenti. In questo modo sarà possibile capire se qualche catena di supermercati abbia sfruttato l’emergenza Coronavirus per aumentare in maniera eccessiva (e non legata a aumenti dei prezzi all’ingrosso) il costo della merce.

L’indagine al momento sta interessando più di 3.800 punti vendita sparsi in tutta Italia, ma non nelle “zone rosse”. Per ora parrebbe che in queste aree l’aumento dei prezzi della spesa non sia direttamente collegabile a “motivazioni di ordine strutturale”. L’Antitrust in questa fase non può escludere che tali rincari siano dovuti, fra l’altro, anche a fenomeni speculativi.

Ci sono diverse catene di supermercati al vaglio dell’Antitrust per quanto riguarda la questione del rincaro della spesa e sono:

  • Carrefour Italia SpA
  • MD SpA
  • Lidl SpA
  • Eurospin SpA
  • F.lli Arena srl
  • Conad Sicilia
  • Conad Nord-Ovest
  • PAC 2000
  • Conad Adriatico
  • Margherita Distribuzione
  • Unicoop Firenze (curiosamente proprio a inizio pandemia Coop aveva dichiarato che avrebbe bloccato i prezzi per due mesi)
  • Unicoop Tirreno
  • Coop Centro Italia
  • Coop Liguria
  • Novacoop
  • Coop Alleanza 3.0
  • Tatò Paride
  • Ce.Di aderenti a Sisa, fra cui anche Sisa Sicilia
  • Sigma, fra cui Ce.Di. Sigma Campania
  • Crai, fra cui Crai Regina srl