Torino: bar dei Murazzi hanno servito alcolici ai minorenni che hanno lanciato la bici?

A Torino i pm indagano sui bar dei Murazzi: potrebbero aver servito alcolici ai minorenni coinvolti nel tentato omicidio di Mauro Glorioso.

Torino: bar dei Murazzi hanno servito alcolici ai minorenni che hanno lanciato la bici?

Andiamo a Torino perché qui i pm che stanno indagando sul caso del tentato omicidio di Mauro Glorioso (lo studente di Medicina di 23 anni colpito da una bici elettrica lanciata da una balconata dei Murazzi) hanno deciso di indagare anche sui bar dei Murazzi. Il sospetto, infatti, è che alcuni dei locali della zona possano aver servito da bere alcolici ai minorenni del branco coinvolti nella vicenda.

Torino: i bar dei Murazzi indagati per aver servito da bere a minorenni

Bar ragazzi

Tutto nasce dal fatto che i giovani minorenni coinvolti nel tentato omicidio di Mauro Glorioso (i ragazzi sono stati identificati e fermati dalle forze dell’ordine) si sono difesi più volte sostenendo di aver bevuto. I ragazzi hanno dichiarato di aver preso da bere di sicuro in almeno un locale del posto.

Alla luce di tali affermazione, ecco che la procura dei minori di Torino ha chiesto di indagare anche su chi possa aver venduto alcol a questi minorenni. In realtà in zona purtroppo capita spesso di sentire di questo o quel locale che hanno venduto alcol a minori: Murazzi, San Salvario, zona Vanchiglia, piazza Vittorio e via Pescatore non sono nuovi a fatti del genere.

Ciclicamente le forze dell’ordine fanno dei controlli e spesso i bar e i minimarket che continuano a servire da bere alcolici ai minorenni vengono chiusi per un periodo di tempo che varia dai 10 ai 30 giorni. Inoltre i gestori di tali locali rischiano multe fino a mille euro per i clienti di 16 anni. E se i minorenni sono ancora più giovani c’è anche il rischio di un anno di carcere.

Simone Papa, organizzatore dell’evento al The Beach nella serata in cui Mauro è stato aggredito e ferito, ha ricordato che dal locale era stato allontanato un gruppetto di ragazzini, tutti minorenni. Il branco voleva entrare a tutti i costi, ma il buttafuori era stato inflessibile. Per questo motivo prima i ragazzini se l’erano presa con il buttafuori e poi si erano rassegnati, andandosene via.

Papa ha ammesso che dopo quel fatto, a pochi minuti di distanza, ecco che la bicicletta è volata giù dal parapetto, colpendo Mauro. L’organizzatore di eventi ha sottolineato che loro non possono dare alcolici ai minori, solo che questi ultimi riescono comunque a procurarselo da altre parti.

Quando il sabato sera servono da bere ai clienti, loro chiedono sempre i documenti. Solo che alcuni di questi ragazzi rispondono che non glieli vogliono dare in quanto loro non sono poliziotti. Altri, invece, arrivano con tessere universitarie fasulle. Controllare per i gestori non è sempre semplice, soprattutto quando c’è molta gente.

Tuttavia Papa è certo di una cosa: per lui l’alcol non giustifica quanto accaduto. Posti alternativi dove i ragazzi potrebbero essersi procurati gli alcolici sono i minimarket dove spesso si trovano anche alcolici in offerta.

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Galdino Le Foche, responsabile del servizio dipendente dell’Asl TO3, ha spiegato che il fenomeno del binge drinking, cioè la rapida abbuffata alcolica, sta preoccupando parecchio gli addetti al settore. Negli ultimi anni ai Pronto Soccorso accedono sempre più ragazzi di età inferiore ai 18 anni a causa di intossicazioni alcoliche. Il problema è che bere rapidamente sei o sette drink, soprattutto a stomaco vuoto, facilita l’insorgenza di queste intossicazioni che, a volte, è caratterizzata da un aumento dell’aggressività. E fra questi drink figurano anche i classici shottini.