Ucraina, la Russia riaprirà i porti in cambio di una revisione delle sanzioni

La Russia è disposta a riaprire i porti in Ucraina in cambio di una revisione delle sanzioni imposte dal blocco occidentale.

Ucraina, la Russia riaprirà i porti in cambio di una revisione delle sanzioni

Riaprire i porti in Ucraina, permettendo alle tonnellate di grano attualmente in stand-by di riprendere le strade del commercio internazionale, alleviando (almeno in parte) il rischio di una crisi alimentare globale? Ma certo, va bene. In cambio, però, le sanzioni imposte a Mosca dal blocco occidentale negli ultimi mesi dovranno essere riviste. Questa, in soldoni, la risposta della Russia all’appello rivolto direttamente a Putin dal direttore del World Food Programme delle Nazioni Unite, David Beasley, che disse “Se hai anche solo un briciolo di cuore, per favore apri i porti”.

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La risposta di Mosca non si è fatta attendere. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Interfax, infatti il il viceministro degli Esteri russo Andrei Rudenko è intervenuto sulla questione spiegando come la crisi alimentare attualmente in corso non sia esclusivamente responsabilità della Federazione Russia: occorre considerare, infatti, anche le sanzioni imposte a Mosca che di fatto “interferiscono con il normale libero scambio di prodotti alimentari tra cui grano, fertilizzanti e altri”.

Ancora una volta, vi ricordiamo che Russia e Ucraina rappresentano insieme quasi un terzo delle forniture globali di grano, e ricoprono ruoli di rilievo assoluto anche nelle esportazioni di fertilizzanti, mais, orzo, olio di girasole e di colza: la loro assenza dal mercato ha innescato quello che per molti Paesi è il rischio concreto di una pericolosa carestia di beni alimentari. In questo contesto, la previsione delle Nazioni Unite di un paio di settimane fa si rivela sempre più azzeccata: non c’è soluzione senza Kiev e Mosca.