USA: le catene di supermercati Kroger e Alberstons pronte a fondersi per contrastare Walmart e Amazon

Negli USA le catene di supermercati Kroger e Alberstons hanno deciso di fondersi per cercare di contrastare lo strapotere di Walmart, Amazon e Costco.

USA: le catene di supermercati Kroger e Alberstons pronte a fondersi per contrastare Walmart e Amazon

Torniamo negli USA perché qui le catene di supermercati Kroger e Alberstons sono in procinto di fondersi. E tutto per cercare di contrastare lo strapotere di rivali come Walmart, Amazon e Costco.

Kroger e Alberstons sono due delle più grandi e importanti catene di supermercati statunitensi. Venerdì scorso le due aziende hanno annunciato di volersi fondere, anche se adesso tocca alle autorità antitrust esaminare la questione e dare il loro via libera.

Pare che Kroger voglia acquistare Alberstons per 24,6 miliardi di dollari. Al momento le due catene hanno un fatturato totale di più di 209 miliardi di dollari, con circa 5mila negozi sparsi in tutto il paese con catene famose come Ralphs, Safeway e Vons.

supermercato

La mossa vuole combattere i rivenditori di grosse dimensioni come Walmart, Amazon e Costco che usano le proprie dimensioni per vendere pasta, cereali e yogurt a prezzi nettamente inferiori. Tuttavia la notizia di questa possibile acquisizione non è piaciuta a tutti: alcune associazioni di consumatori, diverse catene alimentari indipendenti e anche alcuni politici hanno protestato sostenendo che tutto ciò potrebbe limitare le scelte dei consumatori su dove acquistare i generi alimentari, soprattutto nelle zone rurali e in quelle a basso reddito.

Stacy Mitchell, co-direttore esecutivo dell’Institute for Local Self-Reliance, ha sottolineato che nessuno ha bisogno di un’altra mega catena di negozi alimentari. Il problema è che se questa fusione andrà in porto, Alberstons-Kroger e Walmart controllerebbero il 70% del mercato in 167 città degli USA. E in alcune città questo valore salirebbe sopra il 90%.

Anche la senatrice Elizabeth Warren sostiene che la FTC dovrebbe dire di no a questo accordo perché queste catene di generi alimentari svalutano i prezzi. Inoltre una loro uonione potrebbe provocare un indebolimento della catena di approvvigionamento e licenziamenti dei dipendenti.