USA, studente ebreo costretto a mangiare del maiale fa causa per 4 milioni

Uno studente ebreo costretto a mangiare carne di maiale ha fatto causa per un totale di 4 milioni di dollari.

USA, studente ebreo costretto a mangiare del maiale fa causa per 4 milioni

Costretto a mangiare una pizza con tracce di grasso di maiale perché aveva saltato una sessione di sollevamento pesi: è la storia di uno studente ebreo, giocatore della squadra di football della McKinley High School di Canton, Ohio (USA), che ha poi fatto causa per un totale di 4 milioni di dollari.

Stando alla sua testimonianza, infatti, il suo allenatore Marcus Wattley (che fu licenziato) e altri dipendenti l’hanno costretto a sedersi su una sedia in una palestra mentre i suoi compagni di squadra sollevavano peso e scattavano di corsa tutt’attorno a lui. Il ragazzo ha protestato spiegando che la sua regione gli vietava di mangiare del maiale, ma anche se gli è stato permesso di rimuovere il salame dalla pizza i residui di grasso erano ancora presenti. Sempre stando alle sue parole, l’allenatore l’avrebbe poi informato che se non avesse finito la pizza il suo futuro nella squadra sarebbe stato messo in pericolo, e i suoi compagni di squadra (a cui non venne permesso di interrompere gli esercizi fino alla fine del pasto) avrebbero preso a minacciarlo. Una volta finita la pizza lo studente è stato obbligato a fare dei giri di campo di corsa e a fare degli affondi.

Tutto ciò che vi abbiamo raccontato è avvenuto a maggio 2021, ed è stato registrato in documenti ufficiali del tribunale, ma la versione dell’allenatore Wattley è diversa: sia lui che i suoi collaboratori hanno infatti negato le accuse, e nel mese di luglio hanno presentato una causa per diffamazione contro la famiglia del ragazzo e il distretto scolastico. “Quando questa storia è scoppiata per la prima volta la scorsa primavera, ci siamo immediatamente fatti avanti con prove – comprese le dichiarazioni di più di una dozzina di testimoni oculari – che dimostrano che le accuse che gli allenatori hanno costretto K.W. (queste le iniziali dello studente, ndr) a mangiare la pizza contro la sua religione erano false e diffamatorie”, ha spiegato l’avvocato degli allenatori Peter Pattakos. Stando alle loro dichiarazioni, infatti, gli allenatori non l’avrebbero affatto costretto, e decisero anche di offrire dei bocconcini di pollo come alternativa: la decisione di procedere rimuovendo il salame dalla pizza è stata dello studente.