“Vegano” non vende più come prima: ora è il momento di “sano e sostenibile”

Se volete vendere di più, non dovete scrivere "vegano" sui vostri prodotti alimentari, bensì "sano e sostenibile", termini maggiormente di moda adesso

“Vegano” non vende più come prima: ora è il momento di “sano e sostenibile”

Smettetela subito di scrivere sulle etichette di cibo la parola “vegano/a”: ormai non vende più come prima. Le parole da scrivere adesso, per invogliare i consumatori a comprare di più, sono “sano e sostenibile”. A dirlo non siamo noi, bensì uno studio pubblicato di recente sul Journal of Environmental Psychology e presentato alla conferenza Society for Risk Analysis 2023 a Washington DC.

Vegano non è più di moda, sano e sostenibile sì

sano sostenibile

Al costo di apparire un tantino cinici, quando si sente qualcuno dire che la questione “vegana” è solo di moda, beh, forse non ha tutti i torti. Intendiamoci: la maggior parte di chi segue questa filosofia di vita e di alimentazione ci crede veramente, cosa di cui bisogna riconoscergli il merito. Ma purtroppo ci sono tante persone che sostengono di essere “vegane” solo perché va di moda, ma basta scavare un pochino per capire che non hanno idea di cosa voglia davvero dire essere vegani.

Non ci credete? Beh, basta guardare i risultati dello studio condotto dalla University of Southern California. I dati parlano chiaro: i consumatori ormai sono meno propensi a comprare cibi etichettati come “vegani” in quanto ora preferiscono cibi etichettati come “sani e sostenibili”.

Lo studio in questione ha coinvolto più di 7mila persone. Ai partecipanti è stato chiesto di scegliere fra un pacco regalo alimentare senza carne e latticini e un pacco regalo che conteneva carne e latticini. Inoltre ad ogni cestino sono state assegnate le seguenti etichette:

  • vegano
  • su base vegetale
  • sano
  • sostenibile
  • sano e sostenibile
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I ricercatori hanno così notato che le persone erano meno propense a scegliere cesti regalo alimentari senza carne e latticini quando l’etichetta recitava “vegano” o “su base vegetale”. Invece erano più propensi a scegliere i pacchi alimentari senza carne e latticini con su scritto “sano”, “sostenibile” o “sano e sostenibile”.

Inoltre pare che solo il 20% dei partecipanti abbia scelto i pacchi “vegani”, mentre il 44% si è lanciato sui pacchi “sani e sostenibili”

Secondo i ricercatori questo vuol dire che le persone potrebbero mangiare in modo più sano se il cibo venisse commercializzato utilizzando una terminologia differente.

Il che, però, se ci pensate bene, è davvero desolante. Questo perché vuol dire che molti sedicenti vegani stanno solo approfittando della moda del momento e che basta cambiare solamente qualche termine per dirottarli verso questa o quella tipologia di alimento. Prima tutti celiaci per moda (facendo così arrabbiare chi è celiaco o intollerante al glutine sul serio), poi tutti vegani e adesso tutti sani e sostenibili. Poi cosa verrà?