Venezia, bracconaggio: ristorante denunciato perché cucinava volatili selvatici

Nella zona di Venezia è stato scovato un giro di bracconaggio che ha coinvolto anche un ristorante che cucinavano volatili selvatici

Venezia, bracconaggio: ristorante denunciato perché cucinava volatili selvatici

In provincia di Venezia, nella zona del Delta del Po è stato scovato un giro di bracconaggio che ha coinvolto anche un ristorante, denunciati perché cucinavano illegalmente volatili selvatici. Ma procediamo con ordine.

Aldo Verner, presidente della Lipu-Birdlife Italia, ha spiegato che la zona del Delta del Po è una delle aree europee più importanti per quanto riguarda l’avifauna acquatica, ma è anche uno dei sette punti preferiti dal bracconaggio italiano.

I controlli dei Carabinieri hanno permesso, come prima cosa, di scoprire due cacciatori che stavano uccidendo all’interno di un’azienda faunistico-venatoria un esemplare di oca selvatica, animale che, ricordiamo, è protetto dalla legge. I due cacciatori, dopo aver abbattuto l’oca, lo avevano messo dentro un sacco, nascondendolo fra la vegetazione nei dintorni di un capanno. Tuttavia i Carabinieri sono riusciti a trovare il sacco, procedendo poi a incriminare i due.

alzavola

Sempre i Carabinieri, poi, all’interno di un’azienda privata hanno ritrovato 9.700 cartucce da caccia sprovviste della necessaria licenza. I due detentori sono così stati denunciati.

Si arriva, infine, a un ristorante della zona: qui le forze dell’ordine hanno denunciato due ristoratori in quanto nel loro locale stavano cucinando alcuni esemplari di avifauna selvatica. Più precisamente sono state 23 le Alzavole (un tipo di anatra) ritrovate nella cucina.

A occuparsi di queste attività illecite sono stati i Carabinieri Forestali del Soarda e del nucleo Cites, insieme ai volontari della Lipu.

Ma non solo qui accadono queste cose: qualche tempo fa nel Canavese era stato scoperto un macello clandestino di cervi e caprioli.