Verona, incendio al salumificio Coati: chiudono le scuole nelle zone limitrofe

Un forte incendio ha devastato il salumificio Coati in provincia di Verona: i test della qualità dell'aria hanno spinto il Comune a chiudere le scuole nei territori limitrofi.

Verona, incendio al salumificio Coati: chiudono le scuole nelle zone limitrofe

Un enorme incendio ha devastato il salumificio Coati in quel di Arbizzano, frazione del comune di Negrar incastonata nel territorio della provincia di Verona. Stando a quanto riportato dai media locali le fiamme sarebbero divampate nel pieno pomeriggio di giovedì scorso, il 9 di febbraio, avvolgendo rapidamente l’intera struttura produttiva e innalzando verso il cielo una colonna di fumo visibile anche a decine di chilometri di distanza. Sul posto, per tentare di domare la furia del fuoco, sono accorsi i vigili del fuoco di Verona, Bardolino, Caldiero, Vicenza e Padova “armati” di 4 autopompe, 4 autobotti e 2 autocisterne: stando a quanto emerso dai rapporti degli operatori coinvolti il rogo avrebbe di fatto interessato la quasi totalità dell’azienda, che occupa una superficie complessiva di ben 25 mila metri quadrati.

Le analisi dei campioni d’aria e l’ordinanza del sindaco per le scuole

incendio

Fortunatamente non ci sono state vittime tra i dipendenti, che hanno fatto del loro meglio per precipitarsi all’esterno della struttura e sfuggire all’avanzata delle fiamme. Nel caos, un uomo non ha trovato altra via di fuga che le finestre dell’edificio, e si è lanciato da una di queste ferendosi in seguito alla caduta. Il lavoratore è stato trasportato all’ospedale di Borgo Trento.

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“Il nostro primo pensiero va al lavoratore che si trova in ospedale” ha commentato a tal proposito l’amministratore delegato Beatrice Coati. “Con apprensione, come tutti, siamo in attesa di notizie sulle sue condizioni di salute. Con sollievo siamo in grado di comunicare che tutti gli altri trecento dipendenti presenti sono stati evacuati secondo le procedure previste e non ci sono stati altri feriti“.

Nei giorni successivi al rogo le autorità sanitarie locali si sono attivate per analizzare i campioni d’aria attorno al sito produttivo: una volta terminati gli esami del caso, i risultati sono stati comunicati al Comune di Verona che ha ritenuto opportuno chiudere le scuole in quel di Parona e Arbizzano e introdurre misure precauzionali da adottare per chi abita o lavora nel raggio di un chilometro e mezzo dal salumificio distrutto.

“Le ultime analisi Arpav effettuate questa mattina e pervenute nel pomeriggio di oggi hanno rilevato elevate concentrazioni di polveri sottili compatibili con la continua immissione di inquinanti in atmosfera associata a condizioni metereologiche stabili e pertanto non favorevoli” si legge nella nota diramata dalle autorità veronesi.

E le cause dell’incendio? “Siamo anche al lavoro per capire” ha dichiarato ancora Coati. “In questo senso, riponiamo piena fiducia negli accertamenti che le autorità competenti stanno eseguendo in queste ore. Siamo di fronte a una sfida senza precedenti per la nostra azienda, ma siamo determinati a ripartire senza esitazioni appena possibile, più forti di prima”.