Vino, in California si discute sull’uso dell’acqua nei vigneti

La contea di Sonoma, in California, discute sull'uso dell'acqua nel mondo del vino e sugli sforzi per aumentarne la sostenibilità.

Vino, in California si discute sull’uso dell’acqua nei vigneti

Il rapporto tra acqua e vigna è affascinante: il vigneto è una pianta che, tendenzialmente, non soffre troppo la sete – anzi, diversi produttori potrebbero testimoniare che una vite assetata porta a prodotti di qualità addirittura superiore. Tra il non necessitare un apporto idrico costante e l’essere lasciata a bruciare in un banco di polvere, tuttavia, c’è una differenza notevole, e senza ombra di dubbio le condizioni particolarmente siccitose dell’ultimo anno hanno messo a dura prova anche le vigne più resistenti. In questo senso, la discussione sull’uso dell’acqua nel mondo del vino va affrontata declinandola secondo l’ottica della sostenibilità – esattamente come sta accadendo in quel di Sonoma, in California.

vigneto

Nel corso dei prossimi giorni, infatti, i produttori della contea in questione si riuniranno per discutere dell’impiego dell’acqua nel mondo del vino, prestando particolare attenzione agli sforzi per aumentarne la sostenibilità. È importante notare, a proposito di questo contesto, che di fatto i primi otto mesi del 2022 sono stati caratterizzati dalla siccità più intensa degli ultimi 128 anni nella contea di Sonoma (anche se la crisi idrica, di fatto, ha ghermito l’intera California), con precipitazioni che si sono mantenute addirittura 20 pollici al di sotto della media. Basti pensare che il lago Mendocino, uno dei principali bacini regionali nel bacino idrografico del Russian River, si trova al 46% circa della sua capacità di stoccaggio, mentre il lago Sonoma sta immagazzinando il 44% della sua capacità – dati che trovano una cupa risonanza anche in quelli inerenti ai laghi nostrani.