Vino: la prima vigna della storia risale a 11mila anni fa, prima di quanto si pensasse

Parlando di vino, i ricercatori hanno scoperto che la prima vigna della storia risale a 11mila anni fa, ben prima di quanto si fosse ipotizzato finora.

Vino: la prima vigna della storia risale a 11mila anni fa, prima di quanto si pensasse

Una recente ricerca pubblicata su Science e presentato la scorsa settimana durante la conferenza dell’American Association for the Advancement of Science ha dimostrato che, per quanto riguarda il vino, la prima vigna della storia risale a 11mila anni fa, ben prima dunque di quanto fosse stato ipotizzato finora.

Vino: la prima vigna della storia ha 11mila anni

Vino Douro

Gli esseri umani avrebbero iniziato a coltivare l’uva e a creare vigneti durante il primo periodo del Neolitico, 11mila anni fa dunque e non 8.500 anni fa, come creduto fino a oggi. La ricerca è stata portata avanti da un numeroso gruppo internazionale di accademici. Esaminando i datti, si è visto che il processo di coltivazione della vite ebbe inizio contemporaneamente in Asia occidentale e nel Caucaso.

Quello che non è ancora ben chiaro, però, è come abbia fatto la viticoltura a nascere e diffondersi in quel momento, soprattutto in due aree ben distinte. Analizzando le sequenze del DNA di 3.525 campioni di uva coltivata e selvatica del genere Vitis vinifera e della relativa sottospecie sylvestris, si è stati in grado di determinare quando i nostri antenati iniziarono a selezionare le viti basandosi sulla qualità dei frutti.

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Questi uomini primitivi si concentrarono soprattutto sull’appetibilità e sul colore. Una domanda, però, è rimasta senza risposta: queste uve venivano coltivate per essere mangiate o per produrre il vino? Secondo Wei Chenn, uno degli autori della Yunnan Agricultural University, è lecito pensare che, in questa fase della storia umana, l’uva venisse coltivata soprattutto per essere mangiata.

Nonostante probabilmente questi uomini primitivi non producessero ancora vino e alcolici, rimane comunque una tappa fondamentale dello sviluppo dell’uovo: è ipotizzabile che proprio la vite sia stato il primo frutto coltivato dall’uomo.

Lo studio ha anche ipotizzato che quelle prime viti coltivate nell’Asia occidentale abbiano poi dato origine all’uva da tavola, quella che ancora adesso mangiamo, mentre le viti del Caucaso potrebbero aver dato origine al processo della vinificazione.

In realtà, il processo di coltivazione della vite avvenne all’incirca durante lo stesso periodo della coltivazione del grano. E da lì a poco sarebbero arrivati, come ovvia conseguenza, il vino e la birra.

Peter Nick, biologo specializzato in vegetali che lavora presso l’Istituto tedesco di tecnologia di Karlsruhe, nonché uno degli autori dello studio in questione, ha spiegato al Washington Post che l’invenzione del vino potrebbe aver avuto conseguenze molto più grandi di quanto possiamo immaginare. Questo perché proprio il vino è stato uno dei primi beni commerciali ad essere diventato oggetto di scambio a livello mondiale. In pratica la coltivazione della vite è stata la forza motrice della civiltà.