Vino: Oenope lancia la prima bottiglia europea, prodotta con uve di Paesi diversi

Arriva Oenope, il primo vino europeo in assoluto prodotto con uve di vigneti di diversi Paesi (un rosso e un bianco).

Vino: Oenope lancia la prima bottiglia europea, prodotta con uve di Paesi diversi

Da Oenope arriva un singolare progetto: l’azienda lancia sul mercato il primo vino europeo, cioè un vino prodotto con uve provenienti da vigne di diversi Paesi dell’UE.

A dare il via a questo progetto è stato Jerome Felici, 50 anni, residente a Roma e uno dei fondatori. L’uomo ha spiegato che hanno voluto creare qualcosa che prima non esisteva. Lo scopo era quello di dimostrare che si poteva realizzare un buon vino europeo senza intaccare il valore dei singoli vini e senza danneggiare le rispettive nicchie.

vino bianco

In pratica un modo come un altro per fornire un’alternativa e esplorare nel contempo nuove strade. Da pochi mesi sul mercato sono presenti due nuovi prodotti:

  • Oenope rosso 2020: blend di uve che arrivano da Italia, Francia e Spagna (Cabernet Sauvignon della Rioja 60%, Gamay del Beaujolais 20% e Barbera del Monferrato 20%). Vinificazioni parallele in inox, assemblaggio dei vitigni dopo 9 mesi di affinamento e vino imbottigliato 3 mesi dopo l’assemblaggio. La gradazione è del 13,2%, mentre il colore è rosso rubino intenso. Il profumo ha una grande complessità di aromi: frutti rossi (lampone, ciliegia, susina), frutti neri (ribes nero, more, amarena), con note speziate di pepe, cannella e delicatissime sfumature floreali di garofano ed erbacee di mentuccia. Il sapore ha una bella presenza di frutti rossi e neri, di mirtilli rossi secchi con nota di confettura di ciliegie e susine e sfumature speziate molto delicate. I tannini sono presenti, ma setosi, morbidi e ben fusi. Elegante equilibrato da una gradevole acidità, con lunghissimo finale, morbido, avvolgente e piacevolissimo. Va servito a 16-18°C, il potenziale di invecchiamento è di 5-6 anni e può essere usato negli aperitivi o abbinato con salumi freschi, speziati, carni rosse e bianche, grigliate e formaggi di media stagionatura
  • Oenope bianco 2020: blend di uve che arrivano da Italia e Francia (Chardonnay di Borgogna 34%, Chardonnay dell’Oltrepò Pavese 33% e Riesling lombardo 33%). Vinificazioni parallele in inox, assemblaggio dei vitigni dopo 9 mesi di affinamento e vino imbottigliato 3 mesi dopo l’assemblaggio. La gradazione è del 13,5%, mentre il colore è giallo paglierino intenso. Il profumo ha un bouquet invitante: aromi floreali molto freschi di biancospino, acacia, caprifoglio, ma anche di agrumi (limone, limone candito, scorza d’arancia, di lime) con Albicocca, pesca gialla. Presenti leggerissime note di brioche e panna. Il sapore è affascinante: sapido, fresco, fruttato, preciso e molto equilibrato, con acidità ideale e bellissima complessità. Si percepiscono agrumi e pesca della Vigna Bianca, con delicati sapori di fragola favetta. Al palato è avvolgente, leggermente untuoso, con squisita punta salina e finale lunghissimo, rinfrescante e piacevolissimo. Va servito a 7-10°C e ha un potenziale di invecchiamento di 3-4 anni. Ideale per gli aperitivi, come abbinamenti è perfetto con sushi e sashimi, risotto di verdure o al limone, capesante e fonduta di porri, calamari in padella, orata in crosta di sale, coda di rospo alla Wellington, formaggi freschi di media stagionatura di capra e pecora, crostata di albicocche, clafoutis di ciliegie e torta al limone

Le miscele sono state realizzate da un enologo che ha selezionato vitigni e modalità di vinificazione in modo da produrre una cuvée che “esprime fedelmente le caratteristiche intrinseche di ogni vigneto coinvolto”.

Felici ha poi spiegato che per creare questo vino europeo, sono partiti da tre considerazioni:

  1. Cambiamenti climatici: inevitabilmente cambieranno le regioni produttive, influenzando la produzione e le caratteristiche del vino
  2. Difficoltà del mercato globale: molti vignaioli stanno avendo problemi a causa dell’arrivo sul mercato euroepo di grandi produttori da Australia, Cina e Sud America
  3. Cambiamento dei consumi

Da qui la decisione di provare a modificare il punto di vista: perché non considerare l’Europa come un mega terroir del vino? Da qui è partita la selezione dei vitigni europei fino ad arrivare alla prima produzione del vino europeo, lanciato sul mercato la scorsa estate.

Sempre a proposito di vini: anche Vanessa Bryant, la vedova di Kobe Bryant, ha lanciato una sua linea di vini, Mamba.