Geofagia a 110 dollari, il prossimo ingrediente dell’alta cucina è la terra

Geofagia a 110 dollari, il prossimo ingrediente dell’alta cucina è la terra

Abbiamo mangiato insetti, radici, bacche e tutte le piante più strane. Ora, gli chef, non contenti, ci fanno mangiare terra: l-e-t-t-e-r-a-l-m-e-n-t-e.

Lo chef Toshio Tanabe, dopo aver fatto esperienza in alcuni stellati francesi, ha aperto nel 1994 il ristorante Ne Quittez Pas, la cui cucina si ispira al Sud della Francia. Il menù che Tanabe propone include piatti come zuppa di patate e terriccio, insalata con condimento di terriccio, frutti di mare con risotto di terriccio, gratin di terriccio, gelato di terriccio e tè alla menta e terriccio.

Il prezzo? Non alla portata di tutti: 110 dollari. Tanabe ci tiene a precisare che usa solo terriccio di altissima qualità, la cui purezza (?) e sicurezza vengono testate in laboratorio. Per renderlo edibile, lo chef lo sottopone prima a cottura, bollitura e filtratura, poi lo mischia con gelatina.

L’abitudine di mangiare argilla, fango o terriccio è chiamata geofagia, ed è praticata da millenni da molte popolazioni: sia i Greci che i Nativi Americani mangiavano regolarmente terriccio. Alcuni nutrizionisti negli ultimi anni hanno addirittura cominciato a sostenere che mangiare argilla potrebbe avere alcuni reali benefici per la nostra salute, per la sua capacità di assorbire tossine.
[Guardian]