La rivincita di Montalbano: il novellame si può pescare

La rivincita di Montalbano: il novellame si può pescare

L’anno scorso la commissaria europea per la Pesca Maria Damanaki aveva scritto ad Andrea Camilleri perché eliminasse dai suoi libri i riferimenti al novellame di pesce – noto anche come gianchetti, cecinielli, o nunnatu. Secondo la Damanaki, i brani in cui il commissario Montalbano si godeva piatti tipici come la pasta cà nunnata e le polpette di novellame rappresentavano una minaccia per la conservazione delle specie ittiche, perché cucinati con pesci che non hanno ancora raggiunto l’età per la riproduzione.  Un anno dopo, l’assessore siciliano alle Risorese agricole e alimentari Dario Cartabellotta risponde alla sfida di Bruxelles, autorizzando per un anno “la pesca professionale del novellame di sardina e del rossetto”.

Puntuale e prevedibile arriva la reazione degli ambientalisti. “La deroga rappresenta una minaccia per il mare, le sue risorse e il futuro della pesca e dei pescatori” hanno dichiarato in maniera congiunta Legambiente, GreenLife, Marevivo, Wwf e Greenpeace. “Per ogni chilo di novellame si perdono fino a 2 quintali di pesce adulto”. L’assessore ha comunque inserito nel decreto alcune precisazioni per tutelare la pesca: si potrà uscire in mare solo dall’alba al tramonto per non più di 40 giorni in totale, e un ampio tratto di mare è stato bandito.
[Corriere]