Troppo simile a Prosecco, il Prosek croato deve cambiare nome

Troppo simile a Prosecco, il Prosek croato deve cambiare nome

Prosek: leggi il nome e pensi subito all’italian sounding, a una delle molte imitazioni di prodotti italiani che dall’estero sottraggono fatturato alle nostre aziende, come non so, Parmesan CheeseSpaghetti Bolognaise.

Non è così. Il Prosek, è un vino dolce prodotto in Croazia che in comune con il nostro Prosecco ha solo la similitudine del nome. Un caso di omofonia, come si dice, che potrebbe costargli molto cara.

Dal 1° luglio infatti, la Croazia diventerà il 28esimo Stato membro dell’Unione Europea, e secondo le norme dell’Ue, il Prosek non potrà essere venduto entro i confini continentali a meno che non cambi denominazione.

Il motivo? Quello che dicevamo, il nome troppo simile a Prosecco.

Inevitabilmente, a perorare la causa del cambio di nome c’è anche Luca Zaia, Presidente della regione Veneto ed ex Ministro delle Politiche Agricole.

I vignaioli croati sono sul piede di guerra, pronti a ricorrere al tribunale pur di difendere il nome di un vino che, come spiega il produttore Andro Tomic “è nato molto prima dello Stato italiano.

Prosek è semplicemente una parte della nostra tradizione. E’ come se ci dicessero che vogliono una parte del nostro mare”.
[Corriere]