Ovino a Torino, recensione: la pizza e l’arrosticino

La nostra recensione di Ovino, trattoria abruzzese ma anche pizzeria di Torino. Il menu, i prezzi, come si mangia, perché andarci tra pro e contro.

Ovino a Torino, recensione: la pizza e l’arrosticino

A Torino la pizza in teglia alla romana sta conoscendo una stagione di grande successo – con sabaudo aplomb rispetto al resto d’Italia: quella che invece, qui come altrove, è più rara, è la pizza in pala alla romana. Uno dei rari posti in cui si può trovare è Ovino, un curioso ibrido tra pizzeria, hamburgheria e… arrosticini. In nome, ovviamente, dell’Abruzzo.

Ovino Brace Bene Fratelli

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Ovino: se non è chiara l’intenzione “pecoreccia” dal nome, arriva il sottotitolo a ribadire il concetto: Brace Bene Fratelli. Il locale però – sito in corso Mortara, zona ex industriale di Torino, e ora di centri commerciali – si presenta tutt’altro che come trattoria vecchio stile. Il locale è moderno ed essenziale, con un bello spazio davanti e una settantina di posti (forse un po’ compressi) dentro. Plauso particolare per il lettering del logo, che va a formare un ambigramma, cioè una parola che può essere letta anche se ruotata di 180 gradi (provate).

Il menu di Ovino

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Variegata, come si accennava, l’offerta di Ovino. Menu che si presenta complesso ma non confuso, e che potremmo idealmente dividere in due parti: la carne e la pizza. Il benvenuto lo danno gli arrosticini, i classici spiedini abruzzesi di carne di pecora, qui proposti anche nella variante di pollo: si possono ordinare in quantità a piacere (minimo 5), si pagano al pezzo. Seguono tre contorni e un curioso “nostro chili” con ragù di pecora. Poi ci sono gli hamburger (9), con bun fatti in casa: equamente divisi tra manzo e pecora, più due di pesce.

La parte invece più specificamente dedicata ai lievitati si apre con una selezione di focacce (7), con condimenti freddi aggiunti a crudo. E infine la pagina delle pizze, divise in bianche (10) e rosse (12). Le tipologie comprendono classici tradizionali e classici moderni (burrata e alici, anyone?), o rivisitazioni di condimenti della pasta (carbonara, amatriciana, anche quelle ormai diffuse nelle pizzerie); con qualche curioso inserimento come la ventricina, e soprattutto con una lodevole e ben segnalata scelta vegetariana, importante e non scontato visto l’imprinting del luogo.

Birre industriali alla spina (Poretti) e non artigianali in bottiglia (Birra del Borgo). Carta vini piccola ma sincera, incentrata su cantine regionali (abruzzesi).

Le pizze di Ovino (e gli arrosticini)

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Ottimi gli arrosticini, la pecora emerge in tutta la sua selvatichezza: solo forse un po’ troppo avanti di cottura, ma godibilissimi. Anche gli hamburger hanno un’aria succulenta. Torneremo a provarli, ma siamo qui per le pizze.

Le pizze di Ovino sono, come si diceva, sono in stile romano in pala: il concetto è forse non distante da quello della romana in teglia – croccante fuori morbido dentro – anche se la fattura e la stessa storia delle due tipologie è molto differente. Quella di Ovino più che una pala è una paletta: versione singola e monoporzione di una pizza nata lunga e da tagliare; arriva al tavolo con tanto di rotella. Da una sbirciata nella ampia cucina a vista non si vedono stendere i panetti, le pizze sono quindi pre-formate se non pre-cotte: nulla di male, s’intende, soprattutto data la tipologia (con una napoletana classica sarebbe più difficile) e come sempre va giudicato il risultato.

Che è buono: la sofficità è quella giusta, il morso in certi punti risulta “panoso”, in altri arioso, sempre piacevole; ci siamo meno dal punto di vista della croccantezza, la base resta un po’ morbida e bianchiccia, forse meno cotta forse troppo panata di semola. I condimenti sono equilibrati: sulla margherita di bufala giusto un velo di pomodoro, pomodorini a crudo niente di che, ottima invece la mozzarella. La carbonara è in controtendenza rispetto allo standard contemporaneo: quasi tutti i pizzaioli vanno a mettere la crema di uovo come base, qui invece c’è uno strato di fiordilatte e il tuorlo è disposto come topping insieme a un’accoppiata guanciale/pecorino molto sapida ma non stufosa.

Le quantità soddisfano ma la digestione non è problematica. I prezzi non sono da trattoria, ecco.
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Opinione

ristoranti

Un buon locale dove mangiare una pizza in pala alla romana e/o carne alla brace in stile abruzzese rivisitato.

PRO

  • Un locale inaspettato in una zona poco gastronomica.
  • Un luogo dedicato agli amanti della carne, eppure veg friendly.

CONTRO

  • Selezione delle birre scontata.
VOTO DISSAPORE: 7 / 10
Voto utenti
Ovino Brace Bene Fratelli
Ovino Brace Bene Fratelli
Ovino Brace Bene Fratelli, Corso Mortara, 46/A, 10149 Torino, TO, Italia