La pizzeria Panoramica si trova nel centro di Torino, in corso Siccardi: siamo a ridosso del quadrilatero ma dall’altro lato rispetto a via Garibaldi. È comunque una zona gastronomicamente attiva, come tutte: dirimpetto abbiamo la storica hamburgheria MacBun e la gelateria all’angolo che prima ospitava un Grom e ora un Marchetti.
Pizzeria Panoramica a Torino
Gli ambienti sono moderni e molto ampi, sale luminose e un’aria da pizzeria per famiglie; i coperti saranno un centinaio se si conta il dehor sul corso. Il servizio è solerte e non privo di simpatia.
Da Instagram si può ricostruire la storia di un piccolo marchio attivo da anni a Pino Torinese (diventa più comprensibile anche il nome), e da qualche tempo anche a Chieri: ora i tre soci hanno deciso di fare il grande salto e arrivare in città.
Il menu della pizzeria Panoramica
La Panoramica propone un menu lungo (mentre noi non ci stancheremo mai di spingere per il menu breve): si parte con una pagina di fritti, divisi tra misti, conetti e montanarine. Seguono focacce liguri al formaggio (5) e farinate (6) e poi ancora lievitati fritti (6), stavolta non come antipasto ma come piatti principali o come dolci.
Poi il piatto forte, le pizze: 6 gourmet, 14 speciali, 19 rosse e 12 bianche. Ce n’è per tutti i gusti, come s’immagina. I prezzi sono medi verso l’alto, margherita a 8 euro e marinara 7,5 da un lato, dall’altro estremo le gourmet a 16 euro con la punta di 20 per la Gran madre con il gambero rosso.
E non poteva mancare la scelta tra 3 tipi di impasto, classico multicereale e carbone vegetale (insisto: ma non si era estinto?).
Discrete le birre in carta – anzi in frigo, a disposizione del cliente che ha voglia di sbirciare – anche con qualche birrificio artigianale locale.
Le pizze e i fritti della Panoramica
Partendo dai fritti, come si deve, proprio i pezzi classici (crocché, supplì e frittatina di pasta) sono quelli che convincono di meno, avvicinandosi nei morsi peggiori ai consimili industriali da fast food. Decisamente meglio conetti e montanarine: al di là della forma (i primi non sono coni, ma pezzi di pasta fritta semplicemente ripiegata attorno alla farcitura; le seconde sono cave all’interno) la frittura è croccante e asciutta, gustosa.
Bene le pizze, con equilibrio tra aspirazioni chic e gusto pop: simpatica ad esempio la Shrek, che è una variante della salsiccia e friarielli con la salsiccia di Bra, quindi aggiunta a crudo, e addizionata di bocconcini di bufala sempre fuori cottura (mi sarebbero piaciuti due friarielli in più). Anche la Zola e speck nonostante si presenti con gusti decisi è abbastanza delicata, anzi forse il gorgonzola è un po’ penalizzato. Discreta la Piemonte, dove la salsiccia di Bra incontra la toma e i porri.
Lo stile di stesura e cottura è verso il paradigma napoletano, senza però eccessi di cornicione, né cadute nel classico tranello dell’eccesso di crudo e/o bruciato. Piuttosto, l’impasto ai cereali è pressoché indistinguibile da quello base, il che mi conferma – casomai ne avessi bisogno – che le pizzerie farebbero bene a dedicarsi a un impasto solo, fatto bene, piuttosto che cedere alle mode pseudosalutiste seguite dai clienti.
Opinione
Una simpatica pizzeria nel centro di Torino, che con qualche aggiustamento diventerà ottima.
PRO
- Digeribilità assicurata
CONTRO
- Menu da semplificare
